“Ciao, stai bene?” se una giovane ragazza di nome Annalisa, o un ragazzo che si chiama Pietro, si avvicinano a un teen-ager per le strade di Busca con questa domanda, nessuno di spaventi: sono gli educatori professionali Annalisa Mondino e Pietro Rinaldi incaricati di entrare in contatto con gli adolescenti per conoscerli, raggiungendoli nei loro luoghi di aggregazione ed anche per la strada, a scuola ed in varie diverse occasioni.
Dallo scorso dicembre ha preso avvio in città, infatti, uno studio della situazione degli adolescenti per volontà e con uno stanziamento del Comune, attuato dalla cooperativa Insieme a Voi su incarico del Consorzio socio-assistenziale Valli Grana e Maira e con il coordinamento della Consulta delle famiglie.
E “Stiamo tutti bene? Educare bene, crescere meglio” (informazioni: 333.9385807) è proprio il titolo del progetto, dedicato alla fascia di età dagli 11 ai 14 anni.
“Il Comune ha a cuore il problema – dice il sindaco Marco Gallo – Questo progetto, lo affronta con professionalità e metodo, per cercare di non arrivare dopo, ma avviare concretamente una prevenzione quanto mai opportuna”.
I rappresentanti degli enti interessati si sono incontrati la scorsa settimana per fare il punto. Erano presenti il sindaco, Marco Gallo, i consiglieri Diego Bressi, Giuseppe Perucca e Beatrice Sartore, il presidente della Consulta, Massimiliano Marabotto, la presidente del Consorzio, Alessandra Boccardo, la presidente della cooperativa, Patrizia Bausano.
“Siamo ora impegnati a conoscere – spiegano Bausano - la reale della situazione degli adolescenti di Busca. Dopo aver tracciato una mappatura del territorio per individuare i luoghi di ritrovo, stiamo andando a conoscere i ragazzi dell’età delle medie. Presto svolgeremo anche attività in alcune classi, per ora in due seconde e in due terze, e ricorreremo a questionari ed interviste. In primavera intensificheremo la nostra presenza in strada, muovendoci nei luoghi frequentati dai giovani. La realtà giovanile non si può conoscere una volta per tutte, perciò ci stiamo muovendo a tappe, sempre pronti a modificare le modalità delle nostre indagini in funzione delle realtà che man mano verifichiamo”.
“Lo scopo è – spiega Sara Castello che coordina l'attività per conto della cooperativa - capire i bisogni dei giovani per dare delle risposte anche a luogo termine, creare legami e offrire ai ragazzi punti di riferimento stabili. L’intenzione, infatti, è di allargare poi anche la fascia d’età ai ragazzi più grandi, nell’età delle scuole superiori”.