Martedì 5 aprile omaggio all’Arma

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Conferimento della cittadinanza onoraria di Busca e Costigliole ai Carabinieri e al colonnello Magliocchetti

Data:

22 Marzo 2016

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Carabinieri in alta uniforme. Alle ore 10 al cinema-teatro Lux si terrà la prima delle due cerimonie, con i conferimenti nelle mani del generale di Brigata Gino Micale, in rappresentanza dell’Arma, e al Colonnello Magliocchetti: interverrà il professor Nando Dalla Chiesa
Carabinieri in alta uniforme. Alle ore 10 al cinema-teatro Lux si terrà la prima delle due cerimonie, con i conferimenti nelle mani del generale di Brigata Gino Micale, in rappresentanza dell’Arma, e al Colonnello Magliocchetti: interverrà il professor Nando Dalla Chiesa

Martedì 5 aprile Busca e Costigliole Saluzzo, con una iniziativa congiunta, conferiranno le cittadinanze onorarie all’Arma dei Carabinieri e al colonnello Flavio Magliocchetti, comandante provinciale di Cuneo della Legione Piemonte e Valle d'Aosta, che nei due comuni visse gli anni della giovinezza. Le cerimonie si svolgeranno al mattino a Busca ed al pomeriggio a Costigliole.

 

Le cerimonie si svolgeranno al mattino a Busca ed al pomeriggio a Costigliole.

 

Alle ore 10 al cinema-teatro Lux si terrà la prima delle due cerimonie, con i conferimenti nelle mani del comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta generale di Brigata Gino Micale, in rappresentanza dell’Arma, e al Colonnello Magliocchetti: interverrà il professor Nando Dalla Chiesa, figlio del Generale Carlo Alberto, ucciso dalla mafia a Palermo nel 1982 quando era prefetto della città. Moderatore il giornalista de La Stampa Gianni Martini. Parteciperanno gli alunni delle scuole medie cittadine.

 

A Costigliole Saluzzo alle ore 14,30 si terrà la cerimonia di intitolazione di una nuova piazza al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, cui seguiranno i conferimenti delle cittadinanze e l’incontro con i protagonisti della giornata. Invitati gli studenti delle medie di Costigliole e delle superiori di Saluzzo.

 

“Con grande emozione – dicono i due sindaci, Marco Gallo e Livio Allisiardi – ci prepariamo a vivere una giornata particolare, tutta dedicata all’Arma dei Carabinieri,  un’istituzione che  suscita rispetto incondizionato da parte dei cittadini. I Carabinieri, infatti, hanno mantenuto la capacità di incarnare i valori che contano: serietà, coraggio, umiltà. Ben lontani da tutte le tentazioni di protagonismo, noi li vogliamo, proprio per questo,  protagonisti per un giorno. Sacrificati in battaglia e nella lotta alle criminalità, in prima linea nelle emergenze, dovunque presenti, noi sappiamo di poter contare su di loro sempre. Insieme con l’Istituzione, desideriamo consegnare il segno della nostra stima, poi, al colonnello Magliocchetti, che ha vissuto nei nostri due comuni i suoi anni giovanili e ha onorato le sue origini con una carriera coraggiosa ed esemplare. Sperando di saper dimostrare appieno la nostra profonda riconoscenza, ci onoriamo anche di avere per ospiti in questa occasione il professor Nando Dalla Chiesa, che ha studiato e approfondito nelle sue pubblicazioni  il tema della legalità, figlio del generale Carlo Alberto, eroe della Nazione, e il generale di brigata Gino Micale che comanda la Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, ufficiale di grande esperienza, già vice comandante dei Gis, le teste di cuoio dell’Arma,  ed ex-comandate del reggimento paracadutisti Tuscania, l’élite militare dei Carabinieri”.

 

La motivazione del riconoscimento all’Arma: “in segno di stima, apprezzamento e gratitudine all’Arma dei Carabinieri, simbolo dell’Unità Nazionale nella lotta alla criminalità, per l’impegno costante nell’assicurare e salvaguardare l’incolumità della popolazione per il rispetto dei valori di convivenza civile, per l’opera che l’Arma svolge sul territorio al fine di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza urbana della collettività”.

La motivazione del riconoscimento al colonnello Flavio Magliocchetti: “in segno di stima, apprezzamento e gratitudine per l’impegno costante a favore del rispetto dei valori di convivenza civile finalizzati a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza urbana della collettività”.

 

Arma dei Carabinieri

Già Corpo dei Reali Carabinieri, è una forza armata della Repubblica e ha anche funzioni di polizia. L'attuale comandante generale è il generale di Corpo d’armata Tullio Del Sette.

I Carabinieri rispondono al  numero gratuito di emergenza 112.

I Carabinieri sono… piemontesi.  Nascono, per la precisione, il 13 luglio 1814 a Torino, in piazza Carlina, dove ancora oggi si trova la caserma Bergia, istituiti con le patenti regie da Vittorio Emanuele I, re di Sardegna, per far fronte ai disordini di inizio Ottocento.

In questi duecento anni sono entrati nella storia d’Italia da elementi identitari di un popolo, come forza militare, a difesa dello Stato e della Legge, contro la criminalità, in soccorso della gente nelle calamità, in missione all’estero.

 

Flavio Magliocchetti

Nato ad Asti il 17 novembre 1964, Flavio Magliocchetti è ufficiale dell’Arma dei Carabinieri. Sposato con Letizia, ha due figli, Francesco e Lorenzo. Ha trascorso la sua giovinezza, prima a Costigliole Saluzzo, dove ha frequentato le scuole elementari e medie, e poi a Busca, dove ha vissuto gli anni dell’adolescenza e delle suole superiori, frequentate a Cuneo, e ha militato nelle formazioni giovanili del Busca Calcio.

 

Il padre Domenico per un lungo periodo è stato Comandante delle Stazioni Carabinieri di Costigliole e di Busca.

 

Ha poi frequentato   l’Accademia Militare di Modena.  Completati gli studi militari alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, nel 1987 per il Tenente Magliocchetti ha avuto inizio l’attività professionale prima alla Scuola Allievi CC di Benevento in qualità d’istruttore e, dopo un anno, al Nucleo Operativo e Radiomobile di Partinico (Palermo), territorio, quest’ultimo, caratterizzato da una forte presenza della criminalità organizzata di stampo mafioso.

 

Dal 1988, al Capitano Magliocchetti è stato affidato, in successione, il Comando della Compagnie CC, A.M. di Catania-Fontanarossa, di Belluno e di Gela (Caltanisetta).

 

Nel 1998 con il ruolo di Maggiore è stato trasferito a Torino al Comando del Nucleo Radiomobile, con la responsabilità della gestione del controllo del territorio, in particolare quella del pronto intervento.

 

Promosso Tenente Colonnello, è stato prescelto dai Procuratori della Repubblica di Torino, Marcello Maddalena e Gian Carlo Caselli, per ricoprire l’incarico investigativo di Responsabile della sezione di Polizia Giudiziaria del Tribunale ordinario di Torino.

 

Dal 2012, il Comando Generale di Roma ha affidato al Colonnello Magliocchetti l’alta direzione dell’Arma della provincia di Cuneo.

 

Durante gli oltre trent’anni di carriera militare, oltre ad essersi laureato ed aver conseguito il master Universitario in Scienze Strategiche, è stato insignito di diverse onorificenze: Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana, medaglia d’oro al merito di lungo comando, da parte del Ministero della Difesa, diploma di benemerenza del ministro dell’Interno, per l’opera prestata in occasione dell’alluvione in Piemonte nell’ottobre 2000, Consigliere giuridico delle Forze Armate, rilasciata dalla Scuola di Guerra dell’Esercito.

 

Carlo Alberto dalla Chiesa (Saluzzo, 27 settembre 1920 – Palermo, 3 settembre 1982)

Vice-comandante generale dei Carabinieri e Prefetto di Palermo, fondatore del Nucleo speciale antiterrorismo.

 

Particolarmente importanti furono i suoi successi contro le Brigate Rosse. Nel 1982 è promosso vice comandante generale dell'Arma diventando perciò generale di corpo d'armata, la massima carica per un ufficiale dei Carabinieri, perché all'epoca il comandante generale dell'Arma doveva necessariamente provenire dall'Esercito.

 

Nel 1982 è  nominato dal Consiglio dei Ministri prefetto di Palermo e congedato dall'Arma.

 

Alle ore 21.15 del 3 settembre 1982 fu ucciso a raffiche di kalashnikov insieme alla sua seconda moglie Emanuela Setti Carraro  e all’agente  di scorta  Domenico Russo. Per i tre omicidi sono stati condannati all'ergastolo come mandanti i vertici di Cosa Nostra  e gli esecutori materiali. Nella sentenza si legge tra l’altro che "Si può, senz'altro, convenire con chi sostiene che persistano ampie zone d'ombra, concernenti sia le modalità con le quali il generale è stato mandato in Sicilia a fronteggiare il fenomeno mafioso, sia la coesistenza di specifici interessi, all'interno delle stesse istituzioni, all'eliminazione del pericolo costituito dalla determinazione e dalla capacità del generale".

 

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