Ora i richiedenti asilo lavorano per la città come volontari

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Da questa mattina prestano servizio per la pulizia delle aree verdi, seguiti dall'ufficio tecnico comunale

Data:

14 Aprile 2016

Tempo di lettura:

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Ebrima e Mohamad insieme con i tecnici del Comune mentre prendono servizio per la prima volta come volontari
Ebrima e Mohamad insieme con i tecnici del Comune mentre prendono servizio per la prima volta come volontari

I giovani richiedenti asilo ospitati a Busca dalla cooperativa Insieme a Voi hanno incominciato questa mattina la collaborazione con il Comune per svolgere lavori utili alla comunità. Svolgeranno, due per turno, per tre giorni alla settimana, il lavoro in qualità di volontari, seguiti dall’ufficio tecnico, per dare una mano nella pulizia di aree verdi, piazze e marciapiedi.

Ai quattro ragazzi, di età compresa fra i 20 e i 26 anni, che erano arrivati nello scorso settembre, Ebrima, Amadou, Mohammad e Kebba, provenienti dal Gambia, e accolti dalla cooperativa in un appartamento preso in affitto in corso Giovanni XXIII, si sono aggiunti da pochi giorni altri due ragazzi ventenni provenienti dal Ghana, Francis e Ralph, ospitati in un altro appartamento in via Costanzo Rinaudo, messo a disposizione da un privato.

“In   questi mesi – racconta Gabriele Eandi, educatore e vice-presidente della cooperativa - i ragazzi si sono comportati sempre bene, rispettando le regole che, tra l’altro, impongono loro di comunicare se hanno intenzione di dormire fuori anche solo per una notte, cosa che viene segnalata subito sia alla stazione dei carabinieri di Busca sia alla prefettura.  Sono ragazzi tranquilli, stanno imparando l’italiano alla scuola per stranieri realizzata dall’associazione Idee-comunità. Chiamano spesso amici e partenti lontani usufruendo della rete internet di cui l’appartamento è dotato. I loro turbamenti, ci raccontano, consistono nei ricordi e negli incubi dell’odissea del viaggio affrontano dal loro paese d’origine, dove i soprusi sono quotidiani, attraverso la Libia, dove hanno subito vere torture e infine sui barconi. Trascorrono parte del tempo nella struttura per disabili che la cooperativa gestisce in Villa Ferrero, dove partecipano al laboratori,  inoltre sono stati ottimamente accolti nella Podistica Buschese e anche nella squadra di calcio della Virtus Busca: di ciò ringraziamo davvero i rispettivi presidenti. In generale tutta la città è ben disposta nei loro riguardi”.

I richiedenti asilo hanno ottenuto un permesso di soggiorno temporaneo e sono in attesa che la commissione territoriale di Torino si pronunci sulla richiesta di riconoscimento dello status di rifugiati. Qualora venisse negata, potranno ricorrere al tribunale e nel caso in un ulteriore diniego, dovranno essere rimpatriati.

I quattro giovani del Gambia sono musulmani praticanti, i due ghanesi sono cristiani.

La cooperativa riceve dal Governo per ogni migrante 34,50 euro al giorno. Due euro e mezzo al giorno sono consegnati ai ragazzi  per le piccole spese, il resto è gestito dagli operatori per  tutte le spese, compresa l’assistenza sociosanitaria.

 

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