Sarà inaugurata domani sera subito dopo la seduta del Consiglio comunale, convocato per le ore 19, nel corridoio d’onore del municipio (via Cavour 28) la mostra itinerante “La donna immaginata. L’immagine della donna” allestita dalla Regione Piemonte.
Si tratta di una rassegna fotografica in pannelli, che sarà visitabile fino al 6 giugno, negli orari di apertura al pubblico degli uffici (dal lunedì al venerdì alle ore 8,30 alle 12,15 e al mercoledì anche dalle ore 14 alle 17,15) ed anche domenica 8 maggio in occasione di Buscammina dalle ore 11 alle 17.
Attraverso 180 vignette d’epoca, pubblicate su giornali e riviste satiriche italiane e francesi tra il 1860 e il 1970, l’immagine della donna appare in tutte le sfaccettature usate nella satira sul genere femminile: dalla seducente e “di conseguenza” stupida, alla sgraziata, alla robusta all’incapace, rendendo evidenti quanto siano fori luogo… tutti i luoghi comuni sulle donne.
La carrellata di immagini attraversa l’evoluzione del costume, ma denuncia quanto i cambiamenti (in meglio) di ruoli e di mentalità non abbiano fanno evolvere anche i vecchi stereotipi.
La mostra, unica nel suo genere, si articola in sezioni: donne in caricatura, donne in famiglia, la donna come oggetto del desiderio, il corpo e l’età, l’emancipazione e la politica, la moda…
Si tratta di una rassegna fotografica in pannelli, che sarà visitabile fino al 6 giugno, negli orari di apertura al pubblico degli uffici (dal lunedì al venerdì alle ore 8,30 alle 12,15 e al mercoledì anche dalle ore 14 alle 17,15) ed anche domenica 8 maggio in occasione di Buscammina dalle ore 11 alle 17.
Attraverso 180 vignette d’epoca, pubblicate su giornali e riviste satiriche italiane e francesi tra il 1860 e il 1970, l’immagine della donna appare in tutte le sfaccettature usate nella satira sul genere femminile: dalla seducente e “di conseguenza” stupida, alla sgraziata, alla robusta all’incapace, rendendo evidenti quanto siano fori luogo… tutti i luoghi comuni sulle donne.
La carrellata di immagini attraversa l’evoluzione del costume, ma denuncia quanto i cambiamenti (in meglio) di ruoli e di mentalità non abbiano fanno evolvere anche i vecchi stereotipi.
La mostra, unica nel suo genere, si articola in sezioni: donne in caricatura, donne in famiglia, la donna come oggetto del desiderio, il corpo e l’età, l’emancipazione e la politica, la moda…