Durante la realizzazione della rete di teleriscaldamento, cioè in ogni scavo effettuato fino ad ora a spese della ditta AenB, in base al contatto stipulato a suo tempo con l’amministrazione comunale, è stata tenuta a posare i "tritubo", ossia un'infrastruttura in PVC intercettata ogni 50 metri circa con dei pozzetti di ispezione. Il tutto è stato realizzato e ceduto gratuitamente al Comune, il quale potrà utilizzare questa infrastruttura per far posare la banda larga. Nei luoghi dove non è presente questa infrastruttura, l'azienda che volesse posare la banda larga dovrebbe affrontare investimenti importanti per la realizzazione dello scavo ex-novo e la posa dei corrugati (o tritubo) e dei pozzetti.
Eì questo uno dei benefici collaterali ottenuti con la nuova infrastruttura. Ad oggi sono soltanto due gli immobili pubblici non ancora serviti da teelriscladamento il Teatro Civico e il Palazzo della musica, ma si pensa che anche questi potranno essere raggiunti. Dopo la posa delle tubature la AenB ha ripristinato a proprio carico tutte le strade interessate ed inoltre ha contribuito per 200 mila euro al rifacimento di altre aree comunali, come il cortile scuole medie, e all’allestimento di parte della nuova rotatoria sulla strada regionale 589.
La rete di teleriscaldamento cittadina che usa energia prodotta da biomassa legnosa è stata indicata come un modello al Salone dell'Energia dal Legno “Forlerner” nell’edizione di Torino, a fine settembre scorso. A voler portare alla ribalta l’esempio di Busca è stata la Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili (Fiper), settore in cui, pertanto, la città può dirsi all’avanguardia. Intanto la rete è praticamente completata.
L’azienda buschese AenB titolare dell’impianto precisa che il legno impiegato per rifornire la città equivale a quello prodotto dall’ordinaria manutenzione dell’area boschiva della collina di Busca, pari a circa 3x3 chilometri. Gli utenti hanno sperimentato un risparmio che va dal 15 al 18% rispetto all’impiego di gas o di gasolio. Con grandissimo vantaggio per le emissioni ambientali.
Eì questo uno dei benefici collaterali ottenuti con la nuova infrastruttura. Ad oggi sono soltanto due gli immobili pubblici non ancora serviti da teelriscladamento il Teatro Civico e il Palazzo della musica, ma si pensa che anche questi potranno essere raggiunti. Dopo la posa delle tubature la AenB ha ripristinato a proprio carico tutte le strade interessate ed inoltre ha contribuito per 200 mila euro al rifacimento di altre aree comunali, come il cortile scuole medie, e all’allestimento di parte della nuova rotatoria sulla strada regionale 589.
La rete di teleriscaldamento cittadina che usa energia prodotta da biomassa legnosa è stata indicata come un modello al Salone dell'Energia dal Legno “Forlerner” nell’edizione di Torino, a fine settembre scorso. A voler portare alla ribalta l’esempio di Busca è stata la Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili (Fiper), settore in cui, pertanto, la città può dirsi all’avanguardia. Intanto la rete è praticamente completata.
L’azienda buschese AenB titolare dell’impianto precisa che il legno impiegato per rifornire la città equivale a quello prodotto dall’ordinaria manutenzione dell’area boschiva della collina di Busca, pari a circa 3x3 chilometri. Gli utenti hanno sperimentato un risparmio che va dal 15 al 18% rispetto all’impiego di gas o di gasolio. Con grandissimo vantaggio per le emissioni ambientali.