Le operazioni ammesse sono due. La prima riguarda gli interventi di rimozione e smaltimento del materiale svolti nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza sui posti di lavoro. Il costo totale della bonifica deve essere compreso tra il minimo di 20.000 e il massimo di 400.000 euro e sulla cifra sostenuta si ha diritto al 50% del bonus fiscale. La seconda è relativa alla possibilità di chiedere il credito d’imposta per le consulenze professionali e le perizie tecniche, ma con il limite del 10% delle spese complessive sostenute e, in ogni caso, non oltre i 10.000 euro per progetto. La pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Ufficiale è prevista entro la fine di giugno. Dopo 30 giorni, potrà scattare la presentazione delle domande tramite il “click day”.
Le richieste dovranno essere spedite al ministero dell’Ambiente attraverso un collegamento telematico alla piattaforma già predisposta dallo stesso dicastero e utilizzando un modello standard allegato al Decreto. Le spese hanno l’obbligo di essere certificate da un professionista del settore (revisore legale, commercialista o consulente del lavoro). Il ministero dell’Ambiente, ricevute le domande, conteggerà il credito spettante a ogni impresa ammessa al beneficio e lo comunicherà, sempre per via telematica, all’Agenzia delle Entrate.