Questa sera alle ore 21 nel Giardino dei sensi di Villa Ferrero una serata speciale dal titolo “Conosciamoci” è organizzata dalla cooperativa Insieme a Voi, con il patrocinio della Città, cui sono invitati tutti i cittadini per far conoscere i richiedenti asilo ospitati a Busca dalla cooperativa. All’incontro seguirà un buffet multietnico.
Protagonisti dell’incontro saranno Amadou, Ebrima, Mohamed e Keba he arrivano dal Gambia, e Francis e Ralf che giungono dal Ghana. In primo luogo -dicono gli organizzatori- vogliono esprimere il loro grazie a Busca, che li ha saputo accogliere con generosità, inserendoli nel volontariato con il Comune e nella associazioni sportive, dalla podistica al calcio, e nella scuola di lingua italiana
“Abbiamo pensato – spiegano - che sarebbe stato bello per questi ragazzi raccontare il loro Paese, e se stessi a tutte le persone che li hanno accolti, donandogli ospitalità e calore. La violenza e la paura li hanno spinti a incamminarsi per un lungo viaggio verso l’ignoto. La nostra accoglienza ha appagato il loro coraggio. Scegliamo, per la serata in programma, di non raccontare le tragedie e i traumi che i ragazzi hanno vissuto, ma proponiamo di trascorrere un momento sereno insieme per conoscerci. Ognuno di loro racconterà un bel momento della propria vita, dell’infanzia, dell’adolescenza, un ricordo. Alcuni di loro riescono già a leggere da soli in italiano la propria storia, che hanno scritto, altri saranno aiutati. Chiediamo ai buschesi di venire numerosi ad ascoltarli”.
Protagonisti dell’incontro saranno Amadou, Ebrima, Mohamed e Keba he arrivano dal Gambia, e Francis e Ralf che giungono dal Ghana. In primo luogo -dicono gli organizzatori- vogliono esprimere il loro grazie a Busca, che li ha saputo accogliere con generosità, inserendoli nel volontariato con il Comune e nella associazioni sportive, dalla podistica al calcio, e nella scuola di lingua italiana
“Abbiamo pensato – spiegano - che sarebbe stato bello per questi ragazzi raccontare il loro Paese, e se stessi a tutte le persone che li hanno accolti, donandogli ospitalità e calore. La violenza e la paura li hanno spinti a incamminarsi per un lungo viaggio verso l’ignoto. La nostra accoglienza ha appagato il loro coraggio. Scegliamo, per la serata in programma, di non raccontare le tragedie e i traumi che i ragazzi hanno vissuto, ma proponiamo di trascorrere un momento sereno insieme per conoscerci. Ognuno di loro racconterà un bel momento della propria vita, dell’infanzia, dell’adolescenza, un ricordo. Alcuni di loro riescono già a leggere da soli in italiano la propria storia, che hanno scritto, altri saranno aiutati. Chiediamo ai buschesi di venire numerosi ad ascoltarli”.