Corale partecipazione all’inaugurazione del Monumento ai Caduti

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L'evento ha  riavvicinato la ricorrenza del IV Novembre alla gente e ai più giovani

Data:

07 Novembre 2016

Tempo di lettura:

3 min

Un'immagine significativa: mentre le madrine Giovanna Paoletti e Paola Degiovanni scoprono il monumento, un nonno e un bambino guardano la scena dall'alto
Un'immagine significativa: mentre le madrine Giovanna Paoletti e Paola Degiovanni scoprono il monumento, un nonno e un bambino guardano la scena dall'alto
Per capire come sia stata corale la partecipazione di tutte le istituzioni all’inaugurazione del Monumento ai Caduti nella sua nuova collocazione nel giardino del municipio, che si è tenuta sabato scorso, in occasione delle celebrazioni del IV Novembre, basta citare l’elenco delle autorità presenti.

Eccolo: il presidente del Memoriale Divisione Alpina Cuneense, Aldo Meinero, il consigliere nazionale Ana (Associazione Nazionale Alpini), Antonio Franza, il presidente sezione Ana Cuneo, Mario Leone, la sezione Ana Busca con il suo presidente Giovanni Demarchi e le madrine Paola Degiovanni e Giovanna Paoletti, Diego Giolitti per la sezione di Busca dell’Associazione Combattenti e reduci, il portabandiera della federazione di Cuneo dell’Associazione Combattenti e reduci, il presidente della sezione Anpi di Busca, Mario Berardo, gli onorevoli Mino Taricco e Chiara Gribaudo, Milva Rinaudo per la Provincia di Cuneo,  la delegazione della Seconda Divisione del Reggimento del Alpini dell’Esercito di stanza a  Cuneo, rappresentanze della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, i Carabinieri della stazione di Busca con il Maresciallo Gavino Passerò, l’Amministrazione comunale quasi al completo con il sindaco Marco Gallo, compreso il capogruppo di minoranza, Alpino ed ex sindaco, Angelo Rosso, il Gruppo storico Alpini del doi, la Fanfara Alpina Monregalese.

Ma non è questo il fatto più significativo della mattinata, che pure sottolinea in modo evidente come la decisione di dare al monumento, pulito e lucidato, una nuova autorevole e armoniosa visibilità sia stata condivisa da tutte le persone unite nella volontà di tenere viva la memoria dei Caduti.  

La riuscita dell’evento è riassunto, meglio ancora, in uno scatto fotografico che dà l’idea di come la celebrazione abbia raggiunto il suo scopo principale, ossia avvicinare la ricorrenza alla gente e ai più giovani: si tratta dell’immagine di un nonno che spiega al nipotino cosa sta succedendo, dal pianerottolo della scala antincendio dell’edificio scolastico, che fa da “balcone” sull’evento. Ed il “flash”, infatti, è citato dal vice-parroco, don Marco Casalis, nella sua breve introduzione alla benedizione del monumento.

Nello stesso modo, impossibile non notare con soddisfazione la presenza degli allievi delle scuole elementari e medie: hanno cantato l’Inno d’Italia, hanno suonato al flauto dolce il Va’ Pensiero di Giuseppe Verdi, hanno letto la poesia di Bertolt Brecht “I bambini giocano alla guerra”, coinvolti alla partecipazione dal Consiglio Comunale dei Ragazzi al completo e guidati dalla sindaca junior Greta Marino.

E, proprio nel momento in cui Busca ha celebrato così la festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, l'onorevole Chiara Gribaudo, convenuta col collega Taricco in rappresentanza del Parlamento, ha potuto dare l'annuncio, quasi "in diretta", dell'avvenuta liberazione del cuneese Bruno Cacace, rapito in Libia 47 giorni prima.

Mancato d’un soffio, invece, l’incontro tra i ragazzi e il benemerito cittadino Giuseppe Fornero, classe 1920, artigliere Alpino reduce dalle Campagne di Albania, Francia e Russia della Seconda Guerra Mondiale. “Due linee di febbre –  ha spiegato il figlio Adriano, anch’egli Alpino e a lungo presidente dell’Ana di Busca – lo hanno obbligato a restare a casa. Era davvero molto dispiaciuto. Dovrò raccontargli tutto per filo e per segno”. Interrata sotto il monumento è custodita la scatola con  un pugno di terriccio raccolto da Giuseppe in persona, quando, nel 1989, volle tornare sul luogo della tragica battaglia di Nikolajevka, dove nell’inverno del 1943 perse la vita la maggior parte dei suoi compagni della Divisione Cuneense.

Il sindaco ha ringraziato tutti per la presenta e sottolineato il lavoro svolto per l'organizzazione dell’evento dall’assessore Ezio Donadio, con la collaborazione determinante del Gruppo Ana di Busca, e per l’opera di  riposizionamento dall’ufficio tecnico comunale.

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