Metti un giallo in commedia piemontese: ecco lo spettacolo di carnevale al teatro Lux

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La filodrammatica Ël Ciochè del mattatore Giangi Giordano in scena il 24, il 27 e il 28 febbraio con "Ël castel dle nebbie"

Data:

24 Gennaio 2017

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2 min

Un selfie della compagnia mentre studia il copione
Un selfie della compagnia mentre studia il copione
La filodrammatica Ël Ciochè del mattatore Giangi Giordano, ritorna puntuale per i giorni del carnevale con la sua commedia in piemontese e il buonumore è assicurato ai  suoi numerosi e affezionati fans, quanto meno per le tre sere dello spettacolo, venerdì 24, lunedì 27 e martedì 28 febbraio, con inizio alle ore 21 al cinema–teatro Lux. Il titolo di quest’anno è “Ël castel dle nebbie” di Gianni Cravero.
 
Con l’edizione 2017 la filodrammatica cittadina raggiunge la 47^ stagione: sempre con lo stesso capo-compagnia, e se non è un record, poco ci manca.
 
“L’entusiasmo viene dalla buona… compagnia: è proprio il caso di dirlo - afferma Giordano -. E per buona compagnia non intendo soltanto i miei amici sulla scena, ma anche, naturalmente il nostro pubblico, che ci segue da sempre con impareggiabile calore. Se tutto continua così, chi ci ferma?”
 
Giangi vuole poi ringraziare l’associazione cineclub Mèlies, che gestisce il locale, e la ditta Peretti per la fornitura dei mobili di scena.
 
La prevendita dei biglietti è nel negozio erboristeria di Mary Bodrero, in piazza Don Fino, davanti alla chiesa della parrocchiale.
 
Parte dell’incasso sarà devoluto all’attività degli Amici del Presepe di Busca e parte servirà per l'acquisto della seconda trance dei nuovi pannelli della scenografia.
 
Intanto, sabato prossimo, 28 gennaio, la compagnia sarà a Piasco, per l’inaugurazione della rassegna annuale del teatro piemontese, con la commedia allestita lo scorso anno, “Rivoira Pasquale evasore fiscale”.
 
 
La trama
Non è consuetudine del teatro, soprattutto amatoriale, rivolgersi al genere giallo. Ma l’autore di questa commedia, Gianni Cravero, ha voluto provare a cimentarsi con l’investigazione.

L’ambientazione è classica: il padrone di casa è un conte (Alex Arnaudo) che ovviamente abita in un castello. La vita del nobile è sconvolta dall’assassinio della moglie Eleonora, con conseguente intervento del commissario Tardo (Giangi Giordano) e del suo assistente, il giornalista Mena (Gianni Paoletti). Gravitano attorno al castello diversi personaggi dal maggiordomo Panòt e giardiniere Encio (Luca Paoletti), allo stalliere Lingera e medico di famiglia dottor Bevilacqua (Denny Bertaina), alla sorella di Eleonora, Clotilde (Elisa Paoletti), alla governante Catterina (Claudia Abbà) e alla presenza di una ragazza misteriosa, Lodovica (Simona Degiovanni).

Nonostante gli sforzi del commissario e del suo assistente, sembra non esserci una spiegazione logica per l’efferato delitto. Soltanto nel finale un’intuizione risolverà un rebus intrigante e avvincente. Morale: una spiegazione ci dev’essere per tutto e per tutti. Quindi: finché c’è vita…
 

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