Il Comune in Artea come socio sostenitore

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Nella fondazione di emanazione regionale per fare rete in ambito culturale e turistico

Data:

13 Marzo 2017

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Il logo di Artea. La nuova Fondazione è stata presentata al pubblico sabato 18 febbraio nella sua sede, al Filatoio Rosso di Caraglio.  Il nuovo cda, nominato dalla Regione, è presieduto da Michela Giuggia, architetta cuneese, ed è composto dalla buschese Zelda Beltramo (che ha gestito negli anni scorsi anni il Castello del Roccolo), insieme con  Laura Emanuelli, di Savigliano, e Aldo Molinengo, di Rifreddo
Il logo di Artea. La nuova Fondazione è stata presentata al pubblico sabato 18 febbraio nella sua sede, al Filatoio Rosso di Caraglio. Il nuovo cda, nominato dalla Regione, è presieduto da Michela Giuggia, architetta cuneese, ed è composto dalla buschese Zelda Beltramo (che ha gestito negli anni scorsi anni il Castello del Roccolo), insieme con Laura Emanuelli, di Savigliano, e Aldo Molinengo, di Rifreddo
Dopo aver aderito formalmente nel novembre del 2015 alla Fondazione Artea, il Comune, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ne ha approvato il nuovo statuto e ha deciso di parteciparvi come socio sostenitore con la somma annuale di mille euro.  
 
“Artea - spiega il sindaco, Marco Gallo – dichiara di voler rilanciarsi, anche con la creazione di una piattaforma diffusa e partecipata in cui confluiscano i piani operativi di interesse culturale e turistico dei Comuni del territorio cuneese. Il nuovo statuto prevede che i soci sostenitori possano partecipazione di diritto all’assemblea.  Per Busca si tratta di porsi in una posizione di favore in vista della prossima programmazione dell’ente di emanazione regionale, per cercare di concretizzare la teoria del fare rete. E’ questo lo spirito di iniziativa che ci sta guidando in questa scelta. Anche la Corte dei Conti, come abbiamo scritto nella delibera portata in consiglio comunale e approvata con i voti della maggiorana e del gruppo Insieme per Busca e con l’astensione del rappresentante del Movimento 5 stelle, evidenzia che se nel territorio di riferimento di un ente locale opera una fondazione che svolge attività di utilità per la comunità locale, esso non può trascurare di avere rapporti con la stessa, ancor più se si tratta, come Artea, di fondazioni di partecipazione”.

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