Parti già? No! Sabato spettacolo teatrale sulla Resistenza

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Al Teatro Civico alle ore 21

Data:

03 Maggio 2017

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La messa in scena è della compagnia Albatros costituita da studenti ed ex studenti del liceo Arimondi di Savigliano
La messa in scena è della compagnia Albatros costituita da studenti ed ex studenti del liceo Arimondi di Savigliano
Sabato prossimo, 6 maggio, nell'ambito delle celebrazioni del 72° Anniversario della Liberazione, al Teatro Civico alle ore 21  va in scena lo spettacolo “Parti già? No!” della compagnia Albatros costituita da studenti ed ex studenti del liceo Arimondi di Savigliano, regia di Giuseppe Porcu.


L'idea di "Parti già? No" nasce nella primavera del 2014, quando gli Albatros, gruppo teatrale formato da una ventina di ragazzi tra i sedici e i diciannove anni coordinato da Giuseppe Porcu, decidono di creare uno spettacolo teatrale che affronta un tema delicato, controverso e radicato, in Italia ma in particolare in Piemonte: la Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale.

La prima fonte da cui la creazione ha preso il via è stata la raccolta delle preziose testimonianze di alcuni ex partigiani di Savigliano e Fossano, che sono stati disponibili a raccontare di sé e delle proprie esperienze di vita partigiana. I racconti hanno colpito profondamente i ragazzi, rendendoli consapevoli dei duri particolari di un periodo solo apparentemente lontano da loro e di una realtà di coraggio come fu quella della Resistenza: insieme a queste testimonianze sono confluiti nel bagaglio di spunti per l'ideazione dello spettacolo filmati, libri e canzoni, da cui il gruppo ha tratto le fondamenta della produzione.

"Parti già? No" ha debuttato nel giugno 2014 al cinema-teatro Aurora di Savigliano ed ha ricevuto un'emozionata approvazione del pubblico, in particolare da parte dei partigiani testimoni seduti in prima fila.

Lo spettacolo cerca di affrontare la questione dei partigiani italiani in modo omogeneo, da più punti di vista: da un lato il panorama è quello del coraggio e della devozione totale ad un ideale, in cui centrali sono i giovani uomini pronti a morire per la loro patria e le donne, grandi protagoniste nella Resistenza, ma sull'altra faccia della medaglia emergono la stabilità sociale ed economica che l'ideologia fascista sembrava assicurare, le promesse inconsistenti del duce durante i celebri discorsi, le illusioni e gli obblighi che il fascismo concerneva e la violenza con cui imponeva questi ultimi. Dal particolare caso della Resistenza italiana si passa allora a comprendere l'universalità che le atrocità di quel periodo portano in loro, come bandiere che testimoniano la storica capacità autodistruttiva dell'uomo nei secoli e che gridano il dolore delle madri, dei ragazzi uccisi, delle donne torturate: "Parti già? No" cerca di trasmettere con il teatro, la musica e la danza una recente ma enorme storia di sofferenza, tanto particolare e vicina quanto senza tempo.


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