Adottiamo un villaggio bielorusso

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Bastano 12 euro all'anno. Venerdi un incontro per presentare l'iniziativa

Data:

29 Gennaio 2007

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Il manifesto di invito alla serata
Il manifesto di invito alla serata
“Dimostriamo agli scettici, quelli per i quali tutto è sempre inutile, che con poco, invece, si può fare molto. Con dodici euro all’anno ciascuna famiglia di Busca può dare nuova vita e speranza ad un intero paesino della Bielorussia”. L’invito è di Lorenzo Martini, responsabile del gruppo di Busca dell’associazione Un sorriso per Cernobyl. Il gruppo si è costituito un anno fa: undici famiglie hanno ospitato, nell’estate, per un mese, altrettanti bambini provenienti dalla Bielorussia contaminata dalla nube tossica sprigionata nel 1986 dall’incidente nella centrale nucleare di Cernobyl (Ucraina). Martini dà ora appuntamento a venerdì 2 febbraio alle ore 21 nel salone del Consiglio comunale, dove si terrà una serata di presentazione dell’associazione e dell’iniziativa. Di ritorno dal suo primo viaggio, nello scorso autunno, tra la capitale Minsk e la città di Homel, a sud-est, nei pressi del confine con l’Ucraina, dove Martini ed alcuni associati hanno visitato i luoghi di provenienza dei bambini ospitati, il coordinatore ha lanciato la sua proposta, la quale è un’idea originale in Italia e, probabilmente, al mondo. Una città come Busca, 10 mila abitanti, potrebbe, dunque, diventare la “madrina” di un paese di circa 1500 abitanti come Macésk, situato ad una cinquantina di chilometri ad est di Minsk. Quel viaggio ha lasciato negli occhi e nel cuore di Martini e dei suoi compagni immagini indimenticabili. “Gratitudine autentica – racconta - , fierezza e calore umano; ma anche indigenza, smarrimento, abbandono. Di sicuro: bisogno. Bisogno di una mano solidale, ferma e sicura, certa nel tempo. Nell’accoglienza che abbiamo ricevuto sia dai referenti locali dell’associazione, fra i quali un medico, un ingegnere e alcuni interpreti dello Smile point di Minsk, sia dalle autorità, sia dalle famiglie si vede che in questi 13 anni di presenza la nostra associazione ha instaurato una collaborazione che può contare sulla reciproca fiducia”. “Però, appaiono ancora oggi senza fine, laggiù, le cose da fare – spiega Martini – . Mencésk è un posto dove manca davvero tutto…”. Sono già stati presi i primi contatti con i dirigenti della suola elementare del villaggio, che ospita oltre cento bambini, mentre lo Smile point di Minsk è gia stato messo al corrente. Intanto a Busca, dove l’appello era stato lanciato per la prima volta il 14 novembre dell’anno scorso da questo sito, si stanno già raccogliendo contributi significativi: una cinquantina le adesioni per l’iniziativa, con importi di diversa entità, mentre Lorenzo Martini ha ricevuto non solo gli elogi dei dirigenti dell’associazione, ma anche richieste di informazione per rilanciare l’idea in atri gruppi locali di Smile. Inoltre è già stato programmato un altro vaggio in Bielorussia a fine aprile, al quale parteciperanno anche rappresentanti del gruppo di Busca, in vista di concretizzare il nuovo progetto. Durante l'incontro di venerdi prossimo, aperto a tutti, saranno proiettati video sull’attività dell’associazione e sul recente viaggio svolto da Martini e da alcuni associati in Bielorussia. Si accoglieranno adesioni sia da parte di nuovi soci (50 euro la tessera), sia da parte di nuove famiglie disposte ad ospitare bambini bielorussi per soggiorni estivi, sia per l’iniziativa dell’adozione del villaggio. La sezione di Busca di Smile, un sorriso per Cernobyl, riceve donazione sul conto corrente bancario 13355 della Bre Banca (Busca, piazza Savoia), abi 6906 – cab 46050 – cin E.

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