Proposta di incorporazione fra i Comuni di Busca e Valmala

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Il sindaco Marco Gallo: "L’avvio di questa storica iniziativa  è già stata presentata alla conferenza dei capigruppo riscontrando apprezzamento da tutti. Per entrambi i comuni i vantaggi si possono riassumere in un miglioramento del livello di qualità e quantità dei servizi”

Data:

09 Febbraio 2018

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I territori dei Comuni di Busca e Valmala. Le due comunità sono particolarmente legate da motivi storici, culturali, religiosi, sportivi. I territori confinanti sono collegati dalla strada turistica Dei cannoni
I territori dei Comuni di Busca e Valmala. Le due comunità sono particolarmente legate da motivi storici, culturali, religiosi, sportivi. I territori confinanti sono collegati dalla strada turistica Dei cannoni
Il 2018 potrebbe essere l’anno della fusione per incorporazione tra la Città di Busca e il Comune di Valmala. Sarebbe la prima fra comuni in provincia di Cuneo negli ultimi dieci anni. La proposta è giunta al sindaco di Busca, Marco Gallo, dal suo collega di Valmala, Andrea Picco, con una lettera firmata anche da diversi consiglieri comunali del piccolo comune montano (1.380 m. slm) della valle Varaita famoso per il santuario. Il progetto sarà sottoposto all’attenzione del prossimo Consiglio comunale, convocato per giovedì 15 febbraio alle ore 19, che sarà chiamato a dare l’ok all’avvio dei passi necessari per giungere all’obiettivo. Con la fusione, il Comune di Busca aumenterebbe il proprio territorio da 65,85 chilometri quadrati a 76,77, diventando il diciottesimo per estensione della provincia di Cuneo; agli attuali 10.110  buschesi si aggiungerebbero i 50 valmalesi.
 
Prima di arrivare ad una decisione definitiva, sarà indetto nei due Comuni un referendum consultivo, la cui bozza di regolamento costituisce un altro punto dell’ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì prossimo.

Va detto che la consultazione popolare sulla fusione per incorporazione, rispetto ai referendum su altre materie, non prevede il raggiungimento di un quorum (legge 4/73 e legge Del Rio 56/2014) e, in ogni caso, secondo quanto previsto dallo Statuto comunale, il Consiglio comunale può decidere con deliberazione a maggioranza diversamente dal risultato referendario, che perciò ha carattere indicativo.

“L’avvio di questa storica iniziativa  - dice il sindaco Gallo – è già stata presentata alla conferenza dei capigruppo riscontrando apprezzamento da tutti. Avremo modo poi di spiegare nei dettagli in diversi incontri agli abitanti di entrambi i comuni i vantaggi, che consideriamo notevoli e che si possono riassumere in un miglioramento del livello di qualità e quantità di servizi per entrambe le collettività”.

Per favorire la fusione dei Comuni sono previsti contributi statali e regionali di una certa entità. Nei dieci anni successivi alla fusione, dallo Stato arriverebbero benefici pari ad almeno un milione di euro all’anno e dalla Regione 130.000 euro iniziali una tantum più 26.000 euro all’anno per cinque anni. Si avrebbe perciò un’entrata straordinaria di oltre 11 milioni di euro in dieci anni.

“Ma non soltanto – precisa il sindaco di Valmala Picco -: sono previsti ulteriori vantaggi sul piano della limitazione dei vincoli in materia di finanza pubblica e delle assunzioni. Bisogna poi contare i benefici di tipo organizzativo, sia per il miglioramento gestionale che potrà derivare dalla maggior disponibilità di fondi, sia in relazione alle collaborazioni e alle convenzioni già in atto, come la condivisione del servizio di segreteria generale. Ma quel che più conta è che Valmala e Busca hanno già una storia che le unisce come comunità. Per questi motivi ho avanzato la proposta”.

“Un’idea – interviene Gallo – che abbiamo colto con estremo interesse e con l’intenzione di unire tutte le risorse per incentivare le attività nei due comuni, fermare l’emigrazione dalla montagna ed, anzi, far diventare una risorsa il territorio montano, legandolo alle opportunità turistiche e ai servizi che saremo capaci di creare insieme”.
 
Il municipio come rappresentanza
Si prevede di istituire il “municipio” di Valmala, con il mantenimento dello sportello ai cittadini per le pratiche comunali, e di garantire ai rappresentanti locali voce in capitolo sia sulle istanze della zona sia nell’amministrazione di del comune allargato. I valmalesi conserveranno le particolari garanzie per l’uso dei boschi a scopo di pascolo e raccolta legname. La presenza di rappresentanti dei cittadini nel municipio di Valmala assicurerà un collegamento con il territorio e la popolazione, cui  potranno essere destinate specifiche risorse fra quelle contenute nell’incentivo statale e in quello regionale.
 
Il legame tra le due comunità
Le due comunità sono particolarmente legate da motivi storico-religiosi (il santuario di Valmala è un importante riferimento di devozione dei buschesi sotto la stessa diocesi di Saluzzo) e sportivi (piste di sci nordico, trekking).  I territori confinanti sono collegati dalla strada turistica dei cannoni. Negli anni dello spopolamento montano molti valmalesi si sono trasferiti a Busca sentendo la cittadina come il proprio riferimento naturale e principale.

 L’iter della fusione
L’iter della fusione prevede, dopo l’indizione del referendum consultivo, l’invio della richiesta alla Regione Piemonte per l’approvazione della legge istitutiva dal 1 gennaio 2019.
 
Le fusioni in Italia e in Piemonte
Negli ultimi anni lo Stato ha incentivato in modo crescente le fusioni fra Comuni, per limitare la polverizzazione degli enti locali e far nascere realtà più solide e strutturate.  Dal 2009 ad oggi in Italia sono state approvate 106 fusioni di comuni, di cui 97 sono operative. In Piemonte sono state 11 le fusioni, che hanno interessato 20 comuni nelle province di Vercelli, Biella e Alessandria.

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