Fusione con Valmala: dal Consiglio comunale l’ok all’avvio delle pratiche

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Primo atto, il referendum consultivo

Data:

16 Febbraio 2018

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Voto unanime ieri sera nel Consiglio comunale sulla proposta di fusione per incorporazione di Valmala con Busca
Voto unanime ieri sera nel Consiglio comunale sulla proposta di fusione per incorporazione di Valmala con Busca
Nella seduta di ieri il Consiglio comunale ha deliberato all’unanimità di emanare un atto di indirizzo per dare l’avvio alle procedure del referendum sulla fusione per incorporazione del Comune di Valmala con il Comune di Busca, una iniziativa lanciata in seguito alla richiesta contenuta  in una lettera giunta dal sindaco di Valmala, Andrea Picco. Questa sera alle ore 20,30 lo stesso punto sarà all'ordine del giorno del consiglio di Valmala.
 
Il referendum sarà di carattere consultivo, perciò non vincolante, e sarà valido con qualsiasi numero di partecipanti al voto, perché non  è previsto un quorum.
 
Se tutto procederà secondo le indicazioni, i’iter della fusione prevede, dopo il referendum consultivo nei due Comuni, probabilmente entro il prossimo giugno, l’invio della richiesta alla Regione Piemonte per l’approvazione della legge istitutiva indicativamente con decorso dal 1 gennaio 2019.
 
“L’avvio di questa storica iniziativa  - dice il sindaco Gallo - ha riscontrando apprezzamento da tutti gli schieramenti, perciò ci sentiamo confortati ad accogliere la proposta giunta da Valmala. Avremo modo di spiegare nei dettagli ai cittadini di entrambi i comuni i vantaggi, che consideriamo notevoli e che si possono riassumere in un miglioramento del livello di qualità e quantità di servizi per entrambe le collettività. Soprattutto vorrei sottolineare due aspetti: da Busca garantiamo agli abitanti di Valmala la presenza dell’istituzione comunale sul territorio e l’equa distribuzione delle risorse che deriverebbero dalla fusione”.

Il legame fra le due comunità
Le due comunità sono particolarmente legate da motivi storico-religiosi (il santuario di Valmala è un importante riferimento di devozione dei buschesi sotto la stessa diocesi di Saluzzo) e sportivi (piste di sci nordico, trekking).  I territori confinanti sono collegati dalla strada turistica dei cannoni. Negli anni dello spopolamento montano molti valmalesi si sono trasferiti a Busca sentendo la cittadina come il proprio riferimento naturale e principale.

Nella delibera approvata dal Consiglio si ricorda come negli ultimi anni sia stato avviato un profondo rinnovamento dei rapporti tra Stato ed enti  locali, a partire dalla riforma costituzionale del 2001, che ha determinato un sostanziale ampliamento dei compiti e delle funzioni assegnate ai Comuni e che ha posto anche il principio secondo cui essi hanno risorse autonome che devono consentire di finanziare integralmente le funzioni loro attribuite, fatto salvo l’intervento del fondo perequativo per i territori con minore capacità fiscale per abitante.
 
Ma, si legge ancora nella delibera, i maggiori compiti attribuiti ai Comuni, la riduzione delle entrate nei bilanci, dovuta anche alla congiuntura economica sfavorevole, hanno fatto emergere l’inadeguatezza della dimensione territoriale di alcuni. Si auspica, perciò per tutti i piccoli Comuni una dimensione territoriale maggiore, che assicuri bacini di utenza formati da un numero adeguato di cittadini, che consenta di raggiungere economicità ed efficienza nella gestione dei servizi e per contrastare la tendenza, altrimenti obbligata all’aumento della pressione fiscale e delle tariffe.
 
Con queste premesse, il sindaco e diversi consiglieri del Comune di Valmala, hanno fatto pervenire la lettera al sindaco di Busca per chiedere l’avvio degli atti per la fusione per incorporazione,   anche in seguito a contatti informali e approfondimenti già compiuti con i funzionari regionali
 
Si è ritenuto, infatti, che sussistessero i presupposti necessari per intraprendere questo  procedimento di fusione per incorporazione, una nuova forma di fusione prevista dalla recente Legge n. 56 del 7 aprile 2014, sia per ragioni di migliorare i servizi sia per ragioni economiche.
 
Per favorire la fusione dei Comuni sono previsti contributi statali e regionali di una certa entità. Nei dieci anni successivi alla fusione, dallo Stato arriverebbero benefici pari ad almeno un milione di euro all’anno e dalla Regione 130.000 euro iniziali una tantum più 26.000 euro all’anno per cinque anni. Si avrebbe perciò un’entrata straordinaria di oltre 11 milioni di euro in dieci anni.

“Ma non soltanto – precisa il sindaco di Valmala Picco -: sono previsti ulteriori vantaggi sul piano della limitazione dei vincoli in materia di finanza pubblica e delle assunzioni. Bisogna poi contare i benefici di tipo organizzativo, sia per il miglioramento gestionale che potrà derivare dalla maggior disponibilità di fondi, sia in relazione alle collaborazioni e alle convenzioni già in atto, come la condivisione del servizio di segreteria generale. Ma quel che più conta è che Valmala e Busca hanno già una storia che le unisce come comunità. Per questi motivi ho avanzato la proposta”.

“Un’idea – interviene Gallo – che abbiamo colto con estremo interesse e con l’intenzione di unire tutte le risorse per incentivare le attività nei due comuni, fermare l’emigrazione dalla montagna ed, anzi, far diventare una risorsa il territorio montano, legandolo alle opportunità turistiche e ai servizi che saremo capaci di creare insieme”.

Il municipio come rappresentanza
Si prevede di istituire il “municipio” di Valmala, con il mantenimento dello sportello ai cittadini per le pratiche comunali, e di garantire ai rappresentanti locali voce in capitolo sia sulle istanze della zona sia nell’amministrazione di del comune allargato. I valmalesi conserveranno le particolari garanzie per l’uso dei boschi a scopo di pascolo e raccolta legname. La presenza di rappresentanti dei cittadini nel municipio di Valmala assicurerà un collegamento con il territorio e la popolazione, cui  potranno essere destinate specifiche risorse fra quelle contenute nell’incentivo statale e in quello regionale.


 

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