Musica e Danza, quando il saggio di fine anno diventa concerto e spettacolo vero

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Grazie  agli insegnanti, coordinati dal professor Paolo Manzo,  agli allievi dell’Orchestra del Vivaldi, diretta dal professor Alberto Pignata, e alla scuola di Danza, diretta con grande maestria da Monica Sava. Appuntamento a settembre per il prossimo anno scolastico

Data:

18 Giugno 2018

Tempo di lettura:

9 min

Un momento dello spettacolo di Danza
Un momento dello spettacolo di Danza
“Se Busca può continuare a fregiarsi con onore dell’appellativo di Città della Musica lo dobbiamo in buona parte alla passione con cui i docenti e gli allievi nel nostro Civico istituto musicale si dedicano allo studio e alla pratica dell’arte musicale”. Lo dice il sindaco, Marco Gallo, a coronamento dei due spettacoli che hanno concluso l’anno scolastico, giovedì e venerdì scorsi, al Teatro Civico e al cinema teatro Lux.

“Un grande ringraziamento – continua - va agli insegnanti, coordinati dal professor Paolo Manzo,  e agli allievi dell’Orchestra del Vivaldi, diretta dal professor Alberto Pignata, e alla scuola di Danza, diretta con grande maestria da Monica Sava, che ha portato a Busca tutto il valore del suo innovativo metodo di studio, riconosciuto a livello nazionale e non soltanto”.

L'appuntamento per il prossimo anno scolastico è a settembre.

Diversi generi musicali
Il programma, vario ed interessante, della serata musicale al Teatro Civico comprendeva sia brani classici sia di musica pop. I giovani artisti, preparati ed entusiasti, in espressione d’assieme e come solisti, hanno saputo interpretare i diversi i diversi generi con grande gusto e capacità di coinvolgimento, che il pubblico ha colto con gratitudine sottolineata da tanti e lunghi applausi.

Il grande lavoro dell’insegnante e delle e giovanissime allieve del corso di Danza, la novità degli anni recenti dell’istituzione scolastica cittadina, è stato ottimamente sintetizzato dalla sorprendente esibizione del venerdì, che ha messo in vista il livello raggiunto dal corso accademico. La professoressa Monica Sava è autrice di un suo Metodo di insegnamento della Danza, che consiste in un approccio educativo nuovo, apprezzato e ripreso a livello non soltanto nazionale. Attraverso il Metodo Sava, anche chi che non ha particolari qualità fisiche può arrivare al professionismo ed essere competitivo con chi, invece, parte da doti e capacità naturali: “Qualsiasi bambino – spiega l’insegnante che i giovanissimi allievi di Busca hanno l’opportunità di avere come docente - con la voglia di imparare e l’amore verso la danza può arrivare a ottenere ottimi risultati”.

Lo spettacolode della Danza
Per quanto riguarda lo spettacolo di venerdì scorso, va sottolineato che a quattro anni dall’inizio di questo percorso didattico e artistico, passati dalle iniziali 6 allieve alle attuali 21, per il saggio di fine anno si è reso necessario passare anche dal seppur splendido Teatro Civico al palco del Cinema-teatro Lux, perché il balletto ha bisogno di spazio scenico per poter presentare le giovanissime ballerine e la loro crescita tecnica e artistica.

Si sono quadri scenici divisti in differenti livelli, dai corsi preparatori ai corsi accademici di quarto livello, con allievi di età compresa fra i 6 e gli 11 anni. Le allieve del IV corso hanno accennato un inizio di lavoro sulle punte, che non è semplice come potrebbe sembrare.

“Lo studio della Danza - ha spiegato l’insegnante Sava presentando lo spettacolo - è basato principalmente sulla geometria del corpo, sulla simmetria, è un allungamento costante verso l’alto, il giusto appoggio del piede, la conoscenza del proprio corpo e il rispetto per esso: il lavoro sulle punte si affronta soltanto quando la forza della caviglia è tale da controllare l’equilibrio, l’eleganza del movimento e la coordinazione del peso”.

“Perché i saggi di danza si trasformino in spettacolo - ha detto Sava - occorre conoscere a fondo il proprio strumento, ossia il proprio corpo, attraverso esercizi mirati alla massima espressività, che facciano emergere l’esigenza di comunicare e la necessità di condividere. Da questo momento in poi può anche nascere il desiderio di intraprendere il cammino per la professione di danzatore. E’ un percorso da seguire mano a mano con rigore e anche con empatia”.

Orchestra del Civico Istituto Musicale “A. Vivaldi”
direttore professor Alberto Pignata
Violini: Alban Lukaj, Giovanni Tallone, Giacomo Garelli, Stefano Giraudo, Alessandro Osenda, Greta Migliore,
Chiara Desana, Arianna De Ferrari, Simone Civalleri, prof. Bruno Raspini, prof. Luca Dalmasso
Viola: Giorgia Lenzo
Violoncello: prof. Stefano Pellegrino
Flauti: Ilaria Delpiano, Beatrice Garelli, Maria Laura Nota, Giorgia D'Agostino, Beatrice Bergia, Sofia Barra, Annalu' Risso, Sara Bernardi, Elena Nasi, prof.ssa Elena Bollati
Chitarre: Lorenzo Delfino, Andrea Allione, Martina Mazzucotelli, Margherita Gerardo, prof. Stefano Allisiardi
Fisarmonica: prof. Marco Polidori
Tastiere: Lucrezia Barra, prof. Paolo Acchiardi, prof. Federico Galvagno
Basso elettrico: Lorenzo Delfino
Batteria: Michele Chiari, prof. Davide Castagno
Chitarre elettriche: Amedeo Isoardi, Lorenzo Giraudo

Voce: Elisa Dotta

Il programma
G.B.Pergolesi
CONCERTO per flauto in sol maggiore
flauto Maria Laura Nota
J.S.Bach
CONCERTO in re minore BWV 1043, per 2 violini
violini Alban Lukaj, prof. Bruno Raspini
G.F. HANDEL
MARCIA dall' "Ode for St. Cecilia's Day"
L.Stirling
CRYSTALLIZE
flauto Beatrice Garelli
H.Lucie
EL TANGO DE ROXANNE
prime parti: Lorenzo Delfino, Giovanni Tallone, Alban Lukaj e Ilaria Delpiano
F.Mannoia
CHE SIA BENEDETTA
voce: Elisa Dotta
Chitarre elettriche: Amedeo Isoardi e Lorenzo Girardo
C. Santana
BLACK MAGIC WOMAN.
voce Elisa Dotta,
chitarre elettriche Amedeo Isoardi e Lorenzo Girardo
tastiera prof. Paolo Acchiardi

Saggio di Danza accademica
Allieve del corso preparatorio e I, II, III e IV anno accademico
professoressa Monica Sava
Corso preparatorio: Ludovica Barbero, Maria Luce Bertola, Asia Lombardo.
I anno accademico: Beatrice Gallo, Eleonora Maisa, Adele Sasia, Lisa Oglino, Agata Rinaudo, Ilaria Taho.
II anno accademico: Morena Bejtaga, Anna Flavia De Benedictis, Serena Calleri, Asia Michela.
III anno accademico: Viola Manigrassi, Lisa Olmo.
IV anno accademico: Giulia Barbero, Ludovica Bergia, Giulia Cavallo, Noemi Kuli, Giorgia Paoletto, Clara Pedrassi.

Primo quadro di coreografie su musiche di
Giorgio Mainero
da “l primo libro dei balli accomodati per cantar et sonar d'ogni sorte de instromenti “
Putta Nera (antico ballo furlano)
Schiarazula Marazula (antico ballo friulano)

Johann e Joseph Strauss Pizzicato Polka

Leo Delibes dal Balletto “Silvia”, Pizzicato

Ensemble degli allievi delle classi di chitarra dei professori Paolo Manzo e Stefano Allisiardi e della Classe di violino del professor Bruno Raspini
Chitarre: Andrea Allione, Paola Bernardi, Marco Bigotti, Sajana Boschero, Michela Botta, Giorgia Codispoti, Veronica Colombano, Lorenzo Delfino, Emilia Marengo,
Sofia Mercuri, Lara Sandini, prof. Stefano Allisiardi
Violini: Dalila Daniele, Pietro Manigrassi, Alessandro Osenda, prof. Bruno Raspini
Direttore: prof. Paolo Manzo

Secondo quadro di coreografie su musiche di
J. S. Bach Quattro coreografie da Well Tempered Clavier e Goldberg Variation

Terzo quadro di coreografie su musiche di
Kalinka ensemble Musica folcloristica russa

Bart Howard Fly me to the moon (voce Frank Sinatra)

Quarto quadro Finale con tutti gli allievi  su musiche di
Pëtr Il'i? ?ajkovskij dal “Lo Schiaccianoci”, Il Valzer dei fiori

Si ringraziano Il Circolo Culturale Cinematografico Méliès per la cortese ospitalità e collaborazione, FILMAProduction di Filippo Manzo per la realizzazione dei filmati,
Fioridea di Michela e Daniela per la composizione floreale; un particolare grazie ai genitori degli allievi per il loro sostegno e costante aiuto e disponibilità.

Il Metodo Sava
In cosa consiste il Medoto Sava lo spiega nei particolari la stessa professoressa nell'intervista qui di seguito, pubblicata da DanceHallNews.

A chi si rivolge e in cosa consiste il Metodo Sava?
"Il Metodo Sava si rivolge, in particolar modo alle scuole private. A differenza che nelle grandi accademie, infatti, dove solitamente si provvede a un’attenta selezione degli allievi, all’interno di una struttura “non professionale” un maestro avrà innanzi ogni tipologia di fisico e di bambino. La tecnica Vaganova, assolutamente indiscutibile nella sua efficacia, tende a lavorare corpi predisposti con una chiara attitudine al lavoro della danza accademica. Ma ogni fisico è diverso. Per esempio, se non rispetto il tipo di fisico che ho davanti e vado a forzare una rotazione a 180 gradi su un bambino che non è naturalmente dotato di en dehors, subentra una torsione delle ginocchia e delle anche e quindi una lussazione. Provoco dei danni. Come faccio a evitarli? Bisogna partire dalla base. La base dice che tutto dipende dall’appoggio del piede. Questa nuova formula del metodo Sava 1 – 5 – 0 (maniera simpatica per una reazione immediata), fa sì che il bambino con poche terminologie riesca a individuare, subito e da solo, l’appoggio giusto sul pavimento, così da allineare sia l’articolazione delle gambe sia il movimento: per esempio un pliè. Se il bambino usa il proprio en dehors naturale che parte dalle anche, apre i piedi insieme e pigia il cinque (il mignolo) in terra col tallone leggero, il cinque va a sollecitare la muscolatura esterna della gamba che porta in direzione precisa sulla punta dei piedi il ginocchio. Non tocco il bambino, non lo forzo in posizioni per lui innaturali e il peso del corpo si distribuisce correttamente. L’uso del termine cinque favorisce una più immediata consapevolezza.

"Lo sviluppo della muscolatura dipende da come strutturiamo l’apparato scheletrico. Prima si devono mettere le ossa nella corretta posizione, poi la muscolatura nel movimento si svilupperà seguendo la direzione che abbiamo dato alle ossa. Quando vediamo i glutei particolarmente accentuati, per esempio, è perché si sforza il bacino senza prima aver piazzato le forze contrarie, la verticalità, il crescere con la testa mentre le gambe vogliono andare verso il basso".

Si tratta dunque di un linguaggio differente che rende più semplice ed efficace comprendere le posizioni, l’impostazione del corpo…
"L’efficacia del metodo riguarda la maniera di dialogare col bambino, donandogli imput precisi ed essenziali affinché li memorizzi e li faccia propri, nella semplicità. Questo tipo di lavoro può iniziare già all’età di sei anni e nel tempo il corpo assumerà questa dinamica verso il levare utilizzando la ritmica, che è alla base del metodo Sava e che sposa lo stile Balanchine".

Come definirebbe il Metodo Sava?
Un approccio educativo, un mezzo attraverso cui comunicare dalla base un messaggio diretto, efficace e assolutamente non nocivo per tutti i bambini che frequentano le scuole di danza.
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Il Metodo Sava sposa il rigore del Metodo Vaganova con la dinamicità del metodo Balanchine. Come può avvenire tutto ciò?
La fusione prevede una perfetta unione tra la tecnica di base Vaganova e l’estetica propria di Balanchine. Balanchine concepisce l’intera danza in levare: un pas de bourrée finisce in relevés e non in quinta posé, un posè per avviare il pas de bourrée non parte da una sissonne tombée ma da un pointè sul plié per andare direttamente in relevè, la piroetta Vaganova che prevede una preparazione IV plié, Balanchine l’ha trasformata in posa IV fondue. Dove non posso arrivare a livello fisico o tecnico, Balanchine mi permette di danzare non mascherando la mancanza ma mettendo in risalto la personalità di ciascuno. Il Metodo Sava abbassa il livello di comprensione della fusione a partire dalla base. Il bambino che cresce deve avere un fisico idoneo alla danza e a livello intellettivo la fusione prende vita, già a sei anni, con un codice ben preciso che favorisce l’applicazione nelle scuole private. Si tratta infine di un approccio educativo, un aiuto a concepire in maniera nuova il percorso della tecnica di base che tutti conosciamo: la Vaganova.

Chi è Monica Sava, da dove viene, com’è giunta, sulla base dell’esperienza accumulata nel tempo, a elaborare un personale metodo di studio?
La passione per la danza è nata da piccolissima. A tre anni vidi una lezione della mia sorella maggiore e rimasi folgorata. A sei anni mia madre m’iscrisse, finalmente, a danza. La mia prima insegnante, Antonella Di Lecce, seguiva i corsi di perfezionamento presso l’Accademia Princesse Grace di Montecarlo diretta da Marika Besobrasova. Gioco forza mi formai seguendo quello stile di lezione e di tecnica. Fu così che vinsi una borsa di studio e mi recai a studiare a Montecarlo dove mi diplomai. Iniziai le mie prime esperienze professionali: l’Arena di Verona, il Comunale di Bologna, Il Comunale di Firenze e tante altre compagnie sperimentali. Ciò che, però, ha contribuito alla nascita, in me, di un ideale espressivo differente è stato l’incontro con il Maestro Floris Alexander durante il corso di perfezionamento prima e nel lavoro di compagnia dopo, presso l’Aterballetto. Era il 1987. Fu lì che conobbi per la prima volta, lo stile Balanchine, non la tecnica, che approfondii successivamente, con la Direttrice della scuola dell’American Ballet, Suki Schorer.

Che cosa è cambiato, quali sono le differenze che ha2 avvertito, approcciandoti allo stile prima e alla tecnica Balanchine poi?
Ho capito che cosa significasse danzare e che fino a quel momento avevo lavorato di base, strutturando una perfezione tecnica, dinamica ed espressiva, secondo il Metodo Vaganova. Con Balanchine ho cominciato a ballare dinamicamente sciogliendo e usando la muscolatura interna, ho compreso “la sospensione”, la spinta verso l’altro, la fluidità nello spazio. Lavorando poi, nelle compagnie, come maître de ballet e soprattutto nelle scuole private, ho capito fino in fondo, quali fossero le difficoltà relative alle strutture fisiche degli allievi e alla base tecnica di ciascuno. Dai piccoli fino ai più grandi ho cercato di elaborare la soluzione migliore, venendo incontro alle esigenze delle scuole che, oggi, nascono senza alcuna regolamentazione. Nel mio piccolo sto tentando di contribuire alla formazione rispettando, profondamente, l’origine della danza classica accademica.
 

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Ultimo aggiornamento: 18/06/2018 17:09