E' stato presentato ieri pomeriggio a Cuneo, nella sede dell'Atl del Cuneese il progetto Museo Diffuso del Cuneese, cui il Comune ha aderito per la promozione delle cappelle di Santo Stefano, San Sebastiano, Madonna del Campanile, San Martino che contengono le opere quattrocentesche dei Fratelli Biazaci da Busca, che è online al link qui sotto. All'esterno dei quattro siti saranno esposte le targhe che espongono il qr code cui accedere tramite lo smartfhone o il tablet per conoscere la storia delle opere d'arte ed entrare nella rete di promozione.
Busca è stato il primo Comune ad aderire quest'anno al progetto nato sei anni fa da un’idea della Fondazione San Michele di Cuneo e dal Rotary Club di Cuneo, cui si sono aggiunti nel corso del 2018 anche altri Comuni, fra cui quello di Cuneo, e altri Rotary Club e le Fondazioni Cassa di risparmio di Cuneo e Cassa di risparmio di Fosssano, con il coordinamento dell'Atl Cuneese.
Busca è stato il primo Comune ad aderire quest'anno al progetto nato sei anni fa da un’idea della Fondazione San Michele di Cuneo e dal Rotary Club di Cuneo, cui si sono aggiunti nel corso del 2018 anche altri Comuni, fra cui quello di Cuneo, e altri Rotary Club e le Fondazioni Cassa di risparmio di Cuneo e Cassa di risparmio di Fosssano, con il coordinamento dell'Atl Cuneese.
“Ora, con la collaborazione dell'Atl – spiega l’assessore Ezio Donadio che segue l'iniziativa e che ieri ha ritirato le targhe all'Atl – abbiamo partecipato a quest’interessante forma di promozione turistica per la valorizzazione dei nostri beni artistici, che mette in rete 23 siti, tra chiese e monumenti, attraverso la realizzazione di un portale web contenente videoguide in tre lingue, italiano, inglese, francese, raggiungibile anche attraverso l’utilizzo di qr code. Tramite una semplice applicazione, con uno smartphone o un tablet, turisti e visitatori potranno accedere al portale e usufruire della guida, in autonomia, direttamente nel luogo dove si trova il monumento”.
“Partecipando al portale del Museo Diffuso – aggiunge il sindaco Marco Gallo - entriamo a far parte di una rete di monumenti collegati e di un circuito di visite in ampliamento. Incominciamo col valorizzare le opere quattrocentesche dei Fratelli Tommaso e Matteo Biazaci da Busca. In questo modo possiamo permettere a tutti di visitare, almeno virtualmente, le cappelle che ospitano i loro affreschi: attraverso il qr code posizionato all'esterno degli edifici, che di solito devono rimanere chiusi e sono accessibili soltanto in occasione di eventi oppure su prenotazione, si portano a conoscenza dei visitatori le opportunità che incontrano lungo la strada, in attesa di programmare una visita successiva”.
In questi anni il Comune ha realizzato un programma di lancio della vocazione turistica della città anche attarverso il recupero dei sentieri collinari, per farli conoscere al crescente pubblico del turismo ecosostenibile, tramite il ripristino dei percorsi (che permettono un giro ad anello fino ad oltre 20 chilometri attorno all’Eremo di Belmonte) anche con cartellonistica e segnaletica e cartine cartacee e digitali. La collina buschese è ora frequentata da numerosi appassionati escursionisti a piedi e in moutain bike, anche grazie alla collaborazione con altri enti come l’Atl del Cuneese e l’Unione Montana Valle Varaita, insieme alla quale si gestisce l’ufficio turistico.
“Partecipando al portale del Museo Diffuso – aggiunge il sindaco Marco Gallo - entriamo a far parte di una rete di monumenti collegati e di un circuito di visite in ampliamento. Incominciamo col valorizzare le opere quattrocentesche dei Fratelli Tommaso e Matteo Biazaci da Busca. In questo modo possiamo permettere a tutti di visitare, almeno virtualmente, le cappelle che ospitano i loro affreschi: attraverso il qr code posizionato all'esterno degli edifici, che di solito devono rimanere chiusi e sono accessibili soltanto in occasione di eventi oppure su prenotazione, si portano a conoscenza dei visitatori le opportunità che incontrano lungo la strada, in attesa di programmare una visita successiva”.
In questi anni il Comune ha realizzato un programma di lancio della vocazione turistica della città anche attarverso il recupero dei sentieri collinari, per farli conoscere al crescente pubblico del turismo ecosostenibile, tramite il ripristino dei percorsi (che permettono un giro ad anello fino ad oltre 20 chilometri attorno all’Eremo di Belmonte) anche con cartellonistica e segnaletica e cartine cartacee e digitali. La collina buschese è ora frequentata da numerosi appassionati escursionisti a piedi e in moutain bike, anche grazie alla collaborazione con altri enti come l’Atl del Cuneese e l’Unione Montana Valle Varaita, insieme alla quale si gestisce l’ufficio turistico.