Bambini bielorussi ospiti in estate a Busca

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E’ nato il Gruppo cittadino dell’associazione 'Smile. Un sorriso per Chernobyl'

Data:

15 Marzo 2006

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Il logo dell'associazione
Il logo dell'associazione
E’ nato ufficialmente venerdi scorso, 10 marzo, nell’aula consigliare de municipio, il Gruppo buschese dell’associazione di solidarietà “Smile. Un sorriso per Chernobyl" . Promotore dell’iniziativa è stato il Comune. Durante l’incontro sono stati nominati capogruppo il Consigliere comunale Lorenzo Martini e vice-capogruppo Renato Raina. Venerdi sera si sono ritrovate una decina di famiglie che avevano già dato la propria adesione durante il primo incontro sull’argomento avvenuto alcune settimana fa a Busca. Alla serata ha partecipato un rappresentante dell’associazione nata a Vigliano (Biella) nel 1994, che oggi conta più di 800 iscritti in tutto il Piemonte. L'associazione ha come obiettivo contribuire al miglioramento della salute fisica e psichica dei bambini che vivono nelle zone colpite, vent’anni fa, dalla nube tossica causata da un incidente nella centrale nucleare di Chernobyl (Ucraina), facendo loro trascorrere una vacanza sana ed allegra che contribuisca a rafforzare le loro difese immunitarie. I bambini, di età fra gli 8 e i 10 anni, sono già stati assegnati alle famiglie buschesi e arriveranno per la prima volta in Italia a fine giugno per fermarsi una trentina di giorni. Essi giungono da alcuni paesini della Bielorussia posti al confine con l’Ucraina, che furono particolarmente colpiti dalla nube. L’iscrizione all’associazione prevede il pagamento di una tessera il cui costo è di 50 euro. Le famiglie si fanno carico del costo del viaggio (circa 400 euro) e delle spese del soggiorno. Per integrare le risorse del neonato gruppo di Busca, siamo tutti invitati a partecipare alla lotteria indetta dall’associazione, i cui biglietti, al costo di un euro ciascuno, sono in vendita presso le famiglie cha hanno aderito al progetto. Informazioni più particolari si possono avere telefonando al numero 338.6981944. Un progetto scientifico, realizzato dalla commissione interna Smile Health nel 98, ha appurato che vivere un periodo di tempo, anche breve, in zone non contaminate, e soprattutto alimentarsi con cibi privi di radionuclidi, permette di perdere dal 40 al 60% della radioattività assorbita, riducendo così il rischio di essere colpiti da tumore alla tiroide, leucemia, ed altre patologie collegabili alle conseguenze della contaminazione radioattiva. L’associazione ha organizzato l'accoglienza di circa 800 bambini ogni anno, ospitati dalle famiglie residenti nelle province di Biella, Vercelli, Alessandria, Asti, Cuneo e Torino. Le famiglie coinvolte nell'iniziativa si impegnano a garantire vitto, alloggio ai piccoli amici ed i gruppi organizzano momenti di aggregazione in modo da agevolare il loro inserimento, attraverso i centri estivi, feste, gite ed altre iniziative organizzate in collaborazione con parrocchie, associazioni ed enti locali. Ogni famiglia, segue un percorso che prevede l'ospitalità annuale dello stesso bambino fino alla maggiore età. Il forte legame di amicizia tra la famiglia ed il bambino che si crea sin dai primi giorni della permanenza in Italia, prosegue poi durante l'anno con continui scambi di corrispondenza e contatti, anche con la famiglia del bambino, agevolati dal sistema di comunicazione dell’ufficio Smile Point di Minsk (capitale della Bielorussia). Periodicamente vengono organizzate spedizioni di aiuti umanitari, medicinali, attrezzature mediche ed ospedaliere, cancelleria e materie prime alimentari, destinati e consegnati direttamente alle comunità locali dei villaggi gemellati di Babici, Rovenskaia Sloboda e Odziatici. Questi villaggi rurali sono situati in una zona fortemente contaminata (più di 3 curie per kmq) nella provincia di Rechitza, a poche decine di chilometri dalla centrale nucleare. Per questi villaggi, si effettuano interventi a favore della collettività, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei bambini e degli abitanti. Dal 1999, anno in cui ha organizzato il Congresso Internazionale "Chernobyl Anno 2000" Un Sorriso per Chernobyl è diventato un punto di riferimento per centinaia di altre associazioni italiane e straniere con le quali opera in sinergia costante attraverso il portale internet di informazione www.chernobyl.it istituito e gestito dall’associazione. La Bielorussia attualmente si trova in profonda crisi economico-sociale, perlopiù causata dai danni al territorio che la radiocontaminazione ha provocato. La maggior parte dei terreni agricoli è contaminata. La popolazione dei villaggi rurali dai quali provengono il 90% dei bambini ospitati, per poter vivere, deve continuare a coltivare quei terreni e a nutrirsi dei cibi da essi ricavati. L’agricoltura è l’unica risorsa economica di queste zone. I ragazzi abitanti nei villaggi agricoli, distanti anche centinaia di chilometri dalle città, hanno pochissime possibilità di lavorare, se non attraverso l’opportunità data dai kolhos (cooperative locali) di fare il contadino. L’associazione si sta impegnando affinché i ragazzi opsitati, finora considerati "bambini da aiutare", una volta diventati adulti, possano migliorare oltre che la loro salute anche la loro vita, crescendo loro stessi e facendo crescere il loro paese. Qualsiasi aiuto, finanziario, umanitario, medicinali, attrezzatrure o altro viene accolto presso la sede dell'associazione e pubblicato dettagliatamente nella rendicontazione finaziaria, in modo da garantire la massima trasparenza. I contributi economici possono essere versati presso la filiale BIVERBANCA di Vigliano Biellese conto corrente n. 180.000 intestato a "Associazione Un sorriso per Chernobyl" oppure contattando direttamente il Consiglio direttivo.

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