25 Aprile, una festa in comune

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A Busca i sindaci di Costigliole, Tarantasca e Valmala. Masoero: cambattemmo tutti solo per la Libertà

Data:

26 Aprile 2007

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Onore ai Caduti
Onore ai Caduti
Il 25 Aprile, anniversario della Liberazione, è stato commemorato ieri con cerimonie gemellate a Busca e Costigliole Saluzzo, le due città insignite l’anno scorso con la Medaglia d’argento al merito civile per la strage di Ceretto.

Alla cerimonia del mattino a Busca erano presenti, oltre ai sindaci di Busca, Luca Gosso, e di Costigliole Saluzzo, Milva Rinaudo, i sindaci di Tarantasca, Bruna Giordano, e di Valmala, Giuseppe Moi.

La commemorazione ufficiale è stata tenuta dal cittadino onorario di Busca e presidente della locale sezione dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia), Reno Masoero. Erano presenti il presidente della locale sezione dell’associazione Combattenti e reduci, Aldo Ambrogio, l’assessore provinciale Angelo Rosso, l’onorevole Teresio Delfino, il difensore civico Giuseppe Fassino, diversi assessori e consiglieri comunali delle amministrazioni comunali rappresentate.

La commemorazione è stata concisa e toccante: Masoero, testimone diretto della lotta partigiana, ha insistito in particolare sul fatto, secondo lui inconfutabile, che l’unico intento di tutte le componenti delle forze partigiane sia stato quello di liberare l’Italia dalla dittatura, senza che nessuno intendesse instaurarne un’altra. Citando l’ultimo libro di Giampaolo Pansa, La grande bugia, Masoero ha decisamente confutato l’ipotesi lì contenuta, secondo la quale i partigiani “rossi” d’Italia avessero il solo intento di instaurare il regime comunista: non eravamo pazzi, ha detto Masoero.

Dopo la commemorazione, il sindaco di Busca ha consegnato, da parte dell’Associazione combattenti e reduci, il Diploma al merito ed alla fedeltà al motorista navale Vincenzo Villa, fatto prigioniero a Pola, nel 1943, dove aveva attraccato la corazzata Giulio Cesare, sulla quale era imbarcato.

“Vicenzo Villa – ha detto il sindaco consegnando il riconoscimento - oltre che un fedele servitore dello Stato è  anche un resistente. Era stato deportato nei lager ed aveva rifiutato la liberazione per non servire l’invasore tedesco e la Repubblica Sociale durante la Resistenza: così sta scritto dalla nella motivazione del ministro della Difesa per l’assegnazione del titolo Volontari della libertà. Di discendenza ebrea, lui e la sua famiglia, lo ricorda nel suo libro Isacco Levi, diedero rifugio ai perseguitati. Ricordo che la solidarietà ed ospitalità alle famiglie ebree fu una delle motivazioni dell’assegnazione della medaglia d’argento alla Città di Busca da parte di Carlo Azeglio Ciampi. Vicenzo Villa è un esempio di come si possa unire fedeltà alle istituzione ai valori di democrazia e libertà”.

Ieri sera, dopo la polentata confezionata dai volontari dell’Ana nei locali dell’oratorio, si è svolta una passeggiata della pace da Busca a Costigliole.

La cerimonia del mattino è stata allietata dai numerosi brani suonati dalla Banda musicale di Castelletto di Busca, che ha sfoggiato la nuova divisa, acquistata con un contributo del Comune di Busca e della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo.

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