Percorso di analisi filmica del circolo Méliès 'Cinema mente e corpo'.

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Gli appuntamenti previsti si terranno nella cineteca Sergio Arecco, Palazzo della Musica dalle ore 21 alle 22:30 nei giorni del 10, 28, 24 e 31 marzo

Data:

02 Marzo 2020

Tempo di lettura:

2 min

Quattro serate di analisi filmica sul tema mente e corpo
Quattro serate di analisi filmica sul tema mente e corpo
Il percorso di analisi filmica del circolo Méliès giunge alla settima edizione con il titolo “Cinema mente e corpo”.

Gli appuntamenti previsti si terranno nella cineteca Sergio Arecco, Palazzo della Musica (piazza della Rossa 1), dalle ore 21 alle 22:30, nei giorni del 10, 28, 24 e 31 marzo (proiezione integrale di un film, a sorpresa).

Ai corsisti sarà consegnato materiale cartaceo con sinossi e data la possibilità di noleggiare gratuitamente i titoli proposti durante le serate. Il circolo si rivolge a tutti coloro che intendano intraprendere un ideale viaggio che toccherà cinema, letteratura, arte e metalinguaggio.

Le tariffe, competitive, sono invariate rispetto agli scorsi anni: 10 euro per i soci Méliès, 15 euro per i non soci con la promozione "porta un amico", 20 euro per i non soci. Sarà possibile iscriversi al ciclo di serate direttamente in sala, in occasione degli incontri di rassegna nella segreteria del Palazzo della Musica o chiamando il 349.1817658 (direttivo@cineclubmelies.it ).

Dopo i tanti temi trattati negli scorsi anni (dal libero arbitrio al confine tra realtà e finzione, dal tema del denaro a quello del road movie, passando per la ricerca identitaria), le serate della stagione 2019/20 si avventureranno in una tematica che negli ultimi anni di produzione filmica è tornata più volte e con registri di volta in volta differenti: la relazione tra mente e corpo.

Molti film recenti sono accomunati da una domanda di fondo: come rappresentiamo oggi i nostri sentimenti e la nostra presenza fisica in un mondo in cui la tecnologia stessa è in grado di auto-rappresentarsi? Com'è possibile rappresentare i nuovi rapporti tra psiche e corpo e le inedite schiavitù che comportano in una realtà in cui l'immaginario pare prendere il sopravvento sulla nostra dimensione tangibile e sulle nostre necessità biologiche? Illustri cineasti hanno cercato di dare una risposta significativa a questi interrogativi, da Spike Jonze a Steve McQueen, da Lars Von Trier a David Cronenberg.  Il Circolo, come di consueto, intende guidare i partecipanti, senza pretesa di esaustività, in un viaggio di quattro puntate, proponendo chiavi di lettura e lavori talvolta poco conosciuti.


Molti film recenti sono accomunati da una domanda di fondo: come rappresentiamo oggi i nostri sentimenti e la nostra presenza fisica in un mondo in cui la tecnologia stessa è in grado di auto-rappresentarsi? Com'è possibile rappresentare i nuovi rapporti tra psiche e corpo e le inedite schiavitù che comportano in una realtà in cui l'immaginario pare prendere il sopravvento sulla nostra dimensione tangibile e sulle nostre necessità biologiche? Illustri cineasti hanno cercato di dare una risposta significativa a questi interrogativi, da Spike Jonze a Steve McQueen, da Lars Von Trier a David Cronenberg.  Il Circolo, come di consueto, intende guidare i partecipanti, senza pretesa di esaustività, in un viaggio di quattro puntate, proponendo chiavi di lettura e lavori talvolta poco conosciuti.

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Ultimo aggiornamento: 02/03/2020 12:46