Il percorso di analisi filmica del circolo Méliès giunge alla settima edizione con il titolo “Cinema mente e corpo”.
Gli appuntamenti previsti si terranno nella cineteca Sergio Arecco, Palazzo della Musica (piazza della Rossa 1), dalle ore 21 alle 22:30, nei giorni del 10, 28, 24 e 31 marzo (proiezione integrale di un film, a sorpresa).
Ai corsisti sarà consegnato materiale cartaceo con sinossi e data la possibilità di noleggiare gratuitamente i titoli proposti durante le serate. Il circolo si rivolge a tutti coloro che intendano intraprendere un ideale viaggio che toccherà cinema, letteratura, arte e metalinguaggio.
Le tariffe, competitive, sono invariate rispetto agli scorsi anni: 10 euro per i soci Méliès, 15 euro per i non soci con la promozione "porta un amico", 20 euro per i non soci. Sarà possibile iscriversi al ciclo di serate direttamente in sala, in occasione degli incontri di rassegna nella segreteria del Palazzo della Musica o chiamando il 349.1817658 (direttivo@cineclubmelies.it ).
Dopo i tanti temi trattati negli scorsi anni (dal libero arbitrio al confine tra realtà e finzione, dal tema del denaro a quello del road movie, passando per la ricerca identitaria), le serate della stagione 2019/20 si avventureranno in una tematica che negli ultimi anni di produzione filmica è tornata più volte e con registri di volta in volta differenti: la relazione tra mente e corpo.
Molti film recenti sono accomunati da una domanda di fondo: come rappresentiamo oggi i nostri sentimenti e la nostra presenza fisica in un mondo in cui la tecnologia stessa è in grado di auto-rappresentarsi? Com'è possibile rappresentare i nuovi rapporti tra psiche e corpo e le inedite schiavitù che comportano in una realtà in cui l'immaginario pare prendere il sopravvento sulla nostra dimensione tangibile e sulle nostre necessità biologiche? Illustri cineasti hanno cercato di dare una risposta significativa a questi interrogativi, da Spike Jonze a Steve McQueen, da Lars Von Trier a David Cronenberg. Il Circolo, come di consueto, intende guidare i partecipanti, senza pretesa di esaustività, in un viaggio di quattro puntate, proponendo chiavi di lettura e lavori talvolta poco conosciuti.
Molti film recenti sono accomunati da una domanda di fondo: come rappresentiamo oggi i nostri sentimenti e la nostra presenza fisica in un mondo in cui la tecnologia stessa è in grado di auto-rappresentarsi? Com'è possibile rappresentare i nuovi rapporti tra psiche e corpo e le inedite schiavitù che comportano in una realtà in cui l'immaginario pare prendere il sopravvento sulla nostra dimensione tangibile e sulle nostre necessità biologiche? Illustri cineasti hanno cercato di dare una risposta significativa a questi interrogativi, da Spike Jonze a Steve McQueen, da Lars Von Trier a David Cronenberg. Il Circolo, come di consueto, intende guidare i partecipanti, senza pretesa di esaustività, in un viaggio di quattro puntate, proponendo chiavi di lettura e lavori talvolta poco conosciuti.
Gli appuntamenti previsti si terranno nella cineteca Sergio Arecco, Palazzo della Musica (piazza della Rossa 1), dalle ore 21 alle 22:30, nei giorni del 10, 28, 24 e 31 marzo (proiezione integrale di un film, a sorpresa).
Ai corsisti sarà consegnato materiale cartaceo con sinossi e data la possibilità di noleggiare gratuitamente i titoli proposti durante le serate. Il circolo si rivolge a tutti coloro che intendano intraprendere un ideale viaggio che toccherà cinema, letteratura, arte e metalinguaggio.
Le tariffe, competitive, sono invariate rispetto agli scorsi anni: 10 euro per i soci Méliès, 15 euro per i non soci con la promozione "porta un amico", 20 euro per i non soci. Sarà possibile iscriversi al ciclo di serate direttamente in sala, in occasione degli incontri di rassegna nella segreteria del Palazzo della Musica o chiamando il 349.1817658 (direttivo@cineclubmelies.it ).
Dopo i tanti temi trattati negli scorsi anni (dal libero arbitrio al confine tra realtà e finzione, dal tema del denaro a quello del road movie, passando per la ricerca identitaria), le serate della stagione 2019/20 si avventureranno in una tematica che negli ultimi anni di produzione filmica è tornata più volte e con registri di volta in volta differenti: la relazione tra mente e corpo.
Molti film recenti sono accomunati da una domanda di fondo: come rappresentiamo oggi i nostri sentimenti e la nostra presenza fisica in un mondo in cui la tecnologia stessa è in grado di auto-rappresentarsi? Com'è possibile rappresentare i nuovi rapporti tra psiche e corpo e le inedite schiavitù che comportano in una realtà in cui l'immaginario pare prendere il sopravvento sulla nostra dimensione tangibile e sulle nostre necessità biologiche? Illustri cineasti hanno cercato di dare una risposta significativa a questi interrogativi, da Spike Jonze a Steve McQueen, da Lars Von Trier a David Cronenberg. Il Circolo, come di consueto, intende guidare i partecipanti, senza pretesa di esaustività, in un viaggio di quattro puntate, proponendo chiavi di lettura e lavori talvolta poco conosciuti.
Molti film recenti sono accomunati da una domanda di fondo: come rappresentiamo oggi i nostri sentimenti e la nostra presenza fisica in un mondo in cui la tecnologia stessa è in grado di auto-rappresentarsi? Com'è possibile rappresentare i nuovi rapporti tra psiche e corpo e le inedite schiavitù che comportano in una realtà in cui l'immaginario pare prendere il sopravvento sulla nostra dimensione tangibile e sulle nostre necessità biologiche? Illustri cineasti hanno cercato di dare una risposta significativa a questi interrogativi, da Spike Jonze a Steve McQueen, da Lars Von Trier a David Cronenberg. Il Circolo, come di consueto, intende guidare i partecipanti, senza pretesa di esaustività, in un viaggio di quattro puntate, proponendo chiavi di lettura e lavori talvolta poco conosciuti.