La cineteca Arecco riaperta al pubblico per i prestiti

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Data:

13 Luglio 2020

Tempo di lettura:

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La cineteca personale del critico e saggista Sergio Arecco è stata donata al circolo culturale buschese che, insieme al Comune, ha allestito in una degna collocazione il grande e prezioso archivio della storia del cinema ora a disposizione di tutti i cultori
La cineteca personale del critico e saggista Sergio Arecco è stata donata al circolo culturale buschese che, insieme al Comune, ha allestito in una degna collocazione il grande e prezioso archivio della storia del cinema ora a disposizione di tutti i cultori
La cineteca comunale Sergio Arecco gestita dal circolo Méliès nel Palazzo della Musica in piazza della Rossa è riaperta al pubblico per il prestito. L'accesso è dalla segreteria, al piano terra a destra dell'ingresso. Occorre attendere il proprio turno all’esterno, indossare la mascherina, igienizzare le mani prima di entrare e aspettare davanti al bancone sia per ricevere l’opera, sia per consegnarla. Orario di apertura: lunedì: 18.30 - 20.30, mercoledì: 18.30 - 20.30, venerdì: 18.00 - 23.00, sabato: 9.00 - 12.00.

La Cineteca Sergio Arecco  è frutto della passione per il cinema coltivata per sessant’anni dal suo fondatore, cui è intitolata, maturata, a partire dalla precoce frequentazione delle sale nel corso della giovinezza, fino a forme sempre più strutturate e specializzate: tesi di laurea su Bergman, quarantennale collaborazione a riviste del settore, stesura di libri monografici e di dizionari di ampio respiro. Tutto ciò è stato donato al circolo culturale buschese che, insieme al Comune, ha allestito in una degna collocazione il grande e prezioso archivio della storia del cinema.

Da Lumière e Méliès a Lanthimos o Del Toro, tanto per fare il nome di due cineasti di oggi vincitori di premi e di statuette. E, in mezzo, l’intera storia della Settima Arte, anche nelle sue figure ed espressioni minori – poiché il cinema, nella sua globalità, non è fatto solo di capolavori ma anche di film di genere, i più diffusi di questi tempi, o di serie B – di grande interesse e in ogni caso indispensabili alla comprensione dell’insieme. Al fine di fornire all'utenza un accesso il più completo e pertinente, in modo da soddisfare le specifiche preferenze, magari alternative agli standard della cinefilia pura: da un lato i cosiddetti “film da festival”, dall’altro i film di genere, anch’essi oggi diffusissimi in sala, a volte in concorrenza o in concomitanza con i film di qualità. Se uno cerca l’introvabile Marcia nuziale di Erich von Stroheim qui lo trova, se uno cerca l’introvabile Come tu mi vuoi di Greta Garbo qui lo trova. Se uno cerca l’intera filmografia, introvabile, di Marlon Brando o di Marlene Dietrich o di Nagisa Ôshima, o anche il tutto-Chaplin, qui la trova. Ma anche se cerca il corpus maggiore della Mos’film sovietica qui lo trova; come trova, sull’altro versante, Jerry Lewis o il musical o il gangster-movie, o il western americani, in dosi massicce come tutto il resto. È inutile dire che nella CSA non c’è ovviamente tutto, ma è lecito affermare che c’è molto di quell’inarrivabile tutto, e che le acquisizioni in progress rendono il fondo sempre più appetibile, in fatto di rarità come di opere rilevanti.

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Ultimo aggiornamento: 13/07/2020 10:26