La Fondazione Academia Montis Regalis augurerà buone feste al suo pubblico di Busca sabato 16 dicembre alle ore 21 nella chiesa della Santissima Trinità , la Rossa, con il tradizionale concerto natalizio del coro di voci bianche e dell’orchestra della Scuola Comunale di Musica di Mondovì, del Civico Istituto di Musica “Antonio Vivaldi” di Busca e del Civico Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” di Asti, diretti dal Maestro Maurizio Fornero.
Il concerto si terrà anche domenica 17 dicembre alle ore 16 in Sala Ghislieri di Mondovì.
“Sarà proposto un programma estremamente variegato – spiega Fornero - per accontentare i gusti di tutti, con la presenza di alcuni celebri brani natalizi”.
Si aprirà con la grandiosa Entrée di Leopold Mozart, padre del celebre Wolfgang Amadeus Mozart passato alla storia per essere l’autore di un monumentale trattato di violino, sul quale studiarono generazioni di violinisti in erba.
Dopo questo incipit, l’atmosfera natalizia sarà evocata dalla delicatissima In dulci jubilo di Michael Praetorius, compositore che contribuì a favorire il passaggio dallo stile rinascimentale al primo Barocco, e da due movimenti di un Concerto per oboe, archi e basso continuo composto da Georg Friedrich Händel nei primi anni del suo soggiorno londinese.
Subito dopo, saranno messe a confronto la dolce melodia della Coventry Carol, brano di autore anonimo risalente al XVI secolo, e la più moderna Carol of the Bells di Mykola Leontovych, compositore ucraino, che fu assassinato nel 1921 a soli 43 anni con sua moglie durante i tragici disordini che fecero seguito alla Rivoluzione di Ottobre.
La grande tradizione romantica sarà rappresentata dal Momento musicale n. 3 in fa minore di Franz Schubert, uno dei brani per pianoforte più famosi del più grande liederista di tutti i tempi, che sarà proposto in una suggestiva trascrizione per orchestra di archi.
Dopo questo incantevole capolavoro romantico, il concerto si chiuderà con quattro brani ispirati alla tradizione natalizia novecentesca del Regno Unito, tra i quali si inserirà il gioioso Hark! The Herald Angel’s Sing del tedesco Felix Mendelssohn Bartholdy. Il meno conosciuto, An Irish Blessing, è opera del compositore irlandese James Edward Moore, autore di una vasta produzione vocale e corale scomparso nel 2022 a 61 anni, mentre gli altri non hanno bisogno di presentazione, in quanto fanno stabilmente parte della colonna sonora che accompagna le feste natalizie e di fine anno di ogni paese, partendo da A New Year Carol di Benjamin Britten, considerato da molti con Henry Purcell il più grande compositore inglese di tutti i tempi, per arrivare alla tradizionale God rest ye merry gentleman e a The First Nowell di John Rutter, ex membro dei leggendari King’s Singers e tra gli esponenti più autorevoli del panorama musicale dei nostri tempi.
Il concerto si terrà anche domenica 17 dicembre alle ore 16 in Sala Ghislieri di Mondovì.
“Sarà proposto un programma estremamente variegato – spiega Fornero - per accontentare i gusti di tutti, con la presenza di alcuni celebri brani natalizi”.
Si aprirà con la grandiosa Entrée di Leopold Mozart, padre del celebre Wolfgang Amadeus Mozart passato alla storia per essere l’autore di un monumentale trattato di violino, sul quale studiarono generazioni di violinisti in erba.
Dopo questo incipit, l’atmosfera natalizia sarà evocata dalla delicatissima In dulci jubilo di Michael Praetorius, compositore che contribuì a favorire il passaggio dallo stile rinascimentale al primo Barocco, e da due movimenti di un Concerto per oboe, archi e basso continuo composto da Georg Friedrich Händel nei primi anni del suo soggiorno londinese.
Subito dopo, saranno messe a confronto la dolce melodia della Coventry Carol, brano di autore anonimo risalente al XVI secolo, e la più moderna Carol of the Bells di Mykola Leontovych, compositore ucraino, che fu assassinato nel 1921 a soli 43 anni con sua moglie durante i tragici disordini che fecero seguito alla Rivoluzione di Ottobre.
La grande tradizione romantica sarà rappresentata dal Momento musicale n. 3 in fa minore di Franz Schubert, uno dei brani per pianoforte più famosi del più grande liederista di tutti i tempi, che sarà proposto in una suggestiva trascrizione per orchestra di archi.
Dopo questo incantevole capolavoro romantico, il concerto si chiuderà con quattro brani ispirati alla tradizione natalizia novecentesca del Regno Unito, tra i quali si inserirà il gioioso Hark! The Herald Angel’s Sing del tedesco Felix Mendelssohn Bartholdy. Il meno conosciuto, An Irish Blessing, è opera del compositore irlandese James Edward Moore, autore di una vasta produzione vocale e corale scomparso nel 2022 a 61 anni, mentre gli altri non hanno bisogno di presentazione, in quanto fanno stabilmente parte della colonna sonora che accompagna le feste natalizie e di fine anno di ogni paese, partendo da A New Year Carol di Benjamin Britten, considerato da molti con Henry Purcell il più grande compositore inglese di tutti i tempi, per arrivare alla tradizionale God rest ye merry gentleman e a The First Nowell di John Rutter, ex membro dei leggendari King’s Singers e tra gli esponenti più autorevoli del panorama musicale dei nostri tempi.