Domenica in città il Premio Strega Tiziano Scarpa

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Data:

06 Marzo 2024

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Domenica in città il Premio Strega Tiziano Scarpa
Domenica in città il Premio Strega Tiziano Scarpa
Domenica 10 marzo alle ore 21 alla sala Incontri Porta Santa Maria (e non al Teatro Civico come previsto)  sarà ospite il Premio Strega 2009 Tiziano Scarpa (con Stabat Mater). Lo scrittore presenterà il suo lavoro  più recente “La verità e la biro”, un libro che non assomiglia a nessun altro: un romanzo, un saggio, un memoir,  una dissertazione gioviale e serissima intorno ad alcuni temi cardine del nostro tempo.

Ingresso gratuito con prenotazione allo 0171.948621 biblioteca@comune.busca.cn.it

Tiziana Scarpa, nato Venezia nel 1963, è scrittore di romanzi e di teatro e poeta, è anche un lettore scenico delle opere sue e altrui. Collabora con vari giornali. Ha scritto  saggi e testi creativi su vari artisti ed è anche un traduttore di libri come La caduta, dello scrittore brasiliano Diogo Mainardi.
Tra i suoi libri, Occhi sulla graticola (Einaudi 1996 e 2005), Amore® (Einaudi 1998), Venezia è un pesce (Feltrinelli 2000), Cos'è questo fracasso? (Einaudi 2000), Cosa voglio da te (Einaudi 2003), Kamikaze d'Occidente (Rizzoli 2003), Corpo (Einaudi 2004 e 2011), Groppi d'amore nella scuraglia (Einaudi 2005 e 2010 e «Collezione di poesia» Einaudi 2020), Batticuore fuorilegge (Fanucci 2006), Comuni mortali (Effigie 2007), Stabat Mater (Einaudi 2008, 2010 e 2023, premio Strega 2009 e Premio SuperMondello 2009), L'inseguitore (Feltrinelli 2008), Discorso di una guida turistica di fronte al tramonto (Amos 2008), Le cose fondamentali (Einaudi 2010 e 2012), La vita, non il mondo (Laterza 2010), Il brevetto del geco (Einaudi 2016 e 2017), Il cipiglio del gufo (2018 e 2020), la raccolta di poesie Le nuvole e i soldi (2018), Una libellula di città (minimum fax2018), La penultima magia (Einaudi 2020) e La verità e la biro (Einaudi 2023). Dall'inizio degli anni Novanta a oggi ha scritto una quindicina di testi per la scena e per la radio.

La verità e la biro
L’autore descrive momenti rivelatori dei rapporti con gli altri, che, guardando indietro, fanno ridere, soffrire e a volte disperare. L’occasione per ricordare questi episodi è una vacanza in Grecia: giorni luminosi costellati di piccoli incidenti, imbarazzi, intimità impreviste. Seduto sotto l’ombrellone, lo scrittore mette a confronto la naturalezza dei corpi nudi con l’abito stretto delle parole… L’autore cerca le sue risposte dappertutto. Per poi trovarle nel teatro greco, che ha inventato un modo tutto suo di fabbricare la verità, producendo la massima intensità attraverso il massimo dell’artificio. Questo libro resterà scolpito nell’animo di chi ha sete di verità, ma subisce il contagio delle sue malattie croniche, l’ipocrisia e la reticenza.

 

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Ultimo aggiornamento: 06/03/2024 12:40