Il tesoro storico-artistico più prezioso di Busca risiede nel nome di due pittori, fratelli, oppure “frati”, che nel corso della seconda metà del Quattrocento diedero vita alla bottega d’arte che realizzò decine di mirabili pitture ad affresco e su tavola disseminate tra la pianura cuneese, le valli del Marchesato di Saluzzo e l’antica diocesi di Albenga. Tommaso e Matteo Biazaci completano la loro “firma” con il loro luogo di nascita, o comunque di provenienza: “da Busca”, perché proprio nella nostra città ebbe inizio la loro avventura. “Thomas Biazacius de Buscha et Matheus eius frater”: così sono vergate molte delle opere a loro attribuite.
Per promuovere al meglio questo patrimonio turistico-culturale fra Piemonte e Liguria è in corso un progetto condiviso nei luoghi dove sono presenti le opere dei pittori e della loro Scuola. Venerdì scorso, 22 marzo, l’assessore di Busca Ezio Donadio ha incontrato nel palazzo comunale di Albenga la sua collega Marta Gaia, lo studioso Riccardo Badino e i rappresentanti della curia vescovile di Imperia. “Il programma che si sta mettendo a punto – spiega Donadio - prevede aperture straordinarie della chiesa di San Bernardino ad Albenga , del santuario di Montegrazie ad Imperia, della chiesa di San Nicolò di Diano Castello e, nell’ultimo weekend di maggio, delle chiese e delle cappelle buschesi che presentano gli affreschi dei Biazaci e della loro Scuola, Santo Stefano, San Sebastiano, San Martino. In questa fase desideriamo coinvolgere le scuole, ma non è che l’inizio di uno scambio culturale tra le città liguri e piemontesi dei Biazaci, nel comune intento di portare all’attenzione dei circuiti turistico-culturali questo itinerario”.
Per promuovere al meglio questo patrimonio turistico-culturale fra Piemonte e Liguria è in corso un progetto condiviso nei luoghi dove sono presenti le opere dei pittori e della loro Scuola. Venerdì scorso, 22 marzo, l’assessore di Busca Ezio Donadio ha incontrato nel palazzo comunale di Albenga la sua collega Marta Gaia, lo studioso Riccardo Badino e i rappresentanti della curia vescovile di Imperia. “Il programma che si sta mettendo a punto – spiega Donadio - prevede aperture straordinarie della chiesa di San Bernardino ad Albenga , del santuario di Montegrazie ad Imperia, della chiesa di San Nicolò di Diano Castello e, nell’ultimo weekend di maggio, delle chiese e delle cappelle buschesi che presentano gli affreschi dei Biazaci e della loro Scuola, Santo Stefano, San Sebastiano, San Martino. In questa fase desideriamo coinvolgere le scuole, ma non è che l’inizio di uno scambio culturale tra le città liguri e piemontesi dei Biazaci, nel comune intento di portare all’attenzione dei circuiti turistico-culturali questo itinerario”.