Un Giardino dei sensi nel parco di Villa Ferrero

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Dopo la rinascita della Casa del custode, un nuovo progetto per avvicinare la struttura alla città e al mondo

Data:

04 Febbraio 2008

Tempo di lettura:

7 min

Villa Ferrero
Villa Ferrero
Adesso che anche la Casa del custode è stata completamente restaurata, già si pensa a realizzare un’altra grande idea: allestire un parco sensoriale sugli oltre 3 ettari di terreno che circondano Villa Ferrero.

Stiamo parlando del complesso sulla collina di Madonna del Campanile concesso in comodato d’uso dal Comune di Busca (che l'aveva ricevuto in eredità dal benemerito cittadino ingegner Giuseppe Ferrero) alla cooperativa sociale ''Insieme a Voi'' e da essa trasformato nella residenza per disabili (residenza assistenziale flessibile: Raf) intitolata a'Wanda Meini Meinardi.

Ma andiamo per ordine.

La Casa del custode
Spiegano Simona Cometto e Marco Milanese, rispettivamente direttrice della residenza e vice-presidente della cooperativa: “La Casa del custode adesso dispone, sui due piani, di due palestre e altrettante aule didattiche che mettiamo a disposizione anche di privati ed associazioni che abbiano bisogno di locali a scopi didattici e divulgativi, poiché la ristrutturazione è vincolata a queste finalità”.

L’affitto dei locali della Casa del custode è alla stessa tariffa adotta dal Comune per l’affitto dei suoi locali (vai alle pagine linkate qui sotto). 

Insieme a Voi
Avvicinare la struttura alla comunità buschese e, in generale, dare un significato autentico alla parola integrazione: è questo lo scopo principale sia della ristrutturazione sia della Casa del custode sia dell’idea di allestire il Parco sensoriale.
La cooperativa è nata a Cuneo nel 1993 per iniziativa di un gruppo di volontari. E' gestita da un consiglio di amministrazione, presieduto da Patrizia Bausano, nominato dall'assemblea dei soci. Nelle attività gestite lavorano come dipendenti e come soci dipendenti circa 80 operatori. La residenza ''Meinardi'' di Busca è il principale centro operativo: qui lo staff operativo si è trasferito nel luglio 2002.

Molti sono i contributi pervenuti alla cooperativa in questi anni: i principali sovventori sono stati la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, la Fondazione Cassa di risparmio di Torino, la Compagnia di San Paolo di Torino e l’associazione W. Meini Meinardi.

Il giardino sensoriale
Il progetto del giardino è stato curato da Maurizio Zarpellon del vivaio Alpinia di Chiusa Pesio.

“Per realizzare quest’altra idea - ci spiega Milanese – ci stiamo rivolgendo sia alla Regione, sia alle scuole agrarie locali, sia ai nostri soliti interlocutori, tra i quali anche il Comune di Busca, che,da parte sua, ci ha già offerto l’asfaltatura della strada che attraversa il parco. Anche i privati cittadini potranno darci una mano. Lo scopo è creare un ambiente del tutto nuovo, che risulti di stimolo ai portatori di handicap, ma non soltanto a loro. Insieme con la Casa del custode, e le sue aule didattiche, il giardino sarà a disposizione di tutti, sia per lo studio sia per il relax. Cerchiamo in primo luogo la collaborazione dei cittadini buschesi, perché Villa Ferrero faccia pienamente parte della città”.

Il progetto
Ce lo illustra lo stesso Zarpellon.
"La particolare esposizione rivolta a sud-est, con moderata pendenza e l’altitudine di circa 600 metri fanno del parco un territorio favorevole alla collocazione di innumerevoli specie e varietà di piante ornamentali. A rendere indicato il sito alla coltivazione contribuisce poi la tessitura e fertilità del terreno nonché la buona disponibilità idrica, grazie alla presenza di una sorgente costante.

"Il parco può diventare un veicolo di integrazione tra i visitatori esterni e gli ospiti della struttura. Il metodo scelto per raggiungere quest’obiettivo è il Giardino sensoriale, cioè un insieme di situazioni che possano stimolare i cinque sensi, quindi la partecipazione e la conoscenza, coadiuvando gli intenti terapeutici e le finalità occupazionali della cooperativa Insieme a Voi.

"Inoltre il Giardino sensoriale può diventare il fulcro per attività didattiche, ludiche, sperimentali, artistiche. Questo tipo di giardino è già presente in molti istituti con simili finalità soprattutto nel Nord Europa e dove viene praticata la Garden therapy, con la quale si ottengono sempre ottimi risultati, sia per problematiche mentali che fisiche. A questo si aggiunga che un gruppo di lavoro costituito da almeno 3-5 persone potrebbe essere in grado di sviluppare diverse filiere, anche produttive, cioè in grado di supportare economicamente la stessa equipe. Solo due esempi: turismo (visite guidate, gruppi scolastici, tour botanici) e cultura (corsi, mostre, fiere giardinaggio, convegni, concerti, spettacoli, laboratori didattici)".

Senza contare che il parco di Villa Ferrero confina con il Parco del Castello del Roccolo, con il quale si potrebbe addirittura realizzare uno percorso integrato!

Il percorso

"Si tratta - spiega ancora il progettista - di un giardino caratterizzato da un lungo percorso (sentiero-vialetto) che sfruttando la morfologia del terreno e la disposizione delle piante in loco (non si è ipotizzato nessun abbattimento di alberature esistenti), nonché la naturale suddivisione del parco in cinque settori, si amplia in altrettanti giardini, ognuno dedicato ad un senso umano: olfatto, vista, tatto, udito, gusto

“Il motivo conduttore di tutto il giardino è il cerchio, simbolo di abbraccio, raccoglimento, grembo materno, per gli indiani è la grande madre o la forza formativa e ricettiva, nella simbologia antica è l’infinità dello spazio…

"Una sezione del giardino potrebbe richiamare il tipico giardino rinascimentale, mentre un’altra ricordare uno scorcio di giardino giapponese e un’altra ancora il country garden anglosassone, ma nessuno di questi ne segue pedestremente i canoni estetici.Chi segue questo percorso va alla scoperta di un rapporto intimo con la natura e di nuovi stimoli con cui relazionarsi”.

Il Giardino dell’Olfatto
“Superata l’entrata principale, appena imboccata la strada asfaltata che con alcune svolte porta alla Villa Ferrero, sul lato destro ho collocato l’entrata al giardino sensoriale. Questa prima parte è dedicata all’olfatto, quindi tutte le piante proposte si caratterizzano per essere molto profumate. In questo giardino ho previsto la realizzazione di due ampi tunnel-pergola che identificano l’entrata e l’uscita da una grande radura circolare delimitata da tigli, acacie e una bordura di rose, gelsomini e caprifogli. E poi té, vaniglia, agrume, mela, un tappeto di Mentha pulegium tenuta rasata come un prato emanerà la sua fresca essenza ad ogni passo...

Il Giardino del Tatto
"Si può fare il percorso toccando, tastando, accarezzando ogni particolare che nel “Giardino del Tatto” è messo lì apposta per questo scopo. Ho nserito proprio a bordo sentiero una serie di graminacee ornamentali, quindi anche molto belle esteticamente, ma flessuose e morbide, in grado di invadere quel tanto che basta per provocare un contatto obbligato. Dopo alcune svolte il percorso entra in una sezione formata da numerose varietà di Salix Corylus (noccioli) e Acer, dalle forme e con le cortecce particolarmente intriganti: levigatissime, grinzose, contorte, colorate, rugose, e come nel caso di alcuni Salix con delle fioriture assolutamente affascinanti (gattini). Nel mentre una collezione di piante alpine, tutte rigorosamente ad altezza mani, invita ad entrare nel fulcro di questo giardino: uno spazio inghiaiato e circolare in cui trovano posto 5 cassoni in legno che rappresentano varie tipologie di ambiente montano…

Il Giardino della Vista
"Una radura sufficientemente ampia e soleggiata per accogliere una serie di quattro aiuole che costituiranno il “Giardino del Colore”. Una sequenza dei quattro colori più diffusi nel mondo floreale, da cui si allargano una infinità di altre sfumature (crema, porpora, rosa, lilla ecc). Quando si giunge ad ogni piazzola si dovrebbe avere la sensazione di essere pienamente immersi nel colore relativo...

Il Giardino dell’Udito

"Le piante non parlano…ma nemmeno stanno zitte. Possono provocare dei suoni udibili se si predispone l’animo ad accoglierli. Per esempio le fronde degli alberi mosse dal vento hanno un suono diverso a seconda della specie, e lo stesso dicasi per le erbe e gli arbusti. I campioni della specialità sono i bambù. Le acacie, per esempio, o altre grandi leguminose come le Catalpa, producono lunghi baccelli che una volta rinsecchiti sui rami producono un suono particolare e inconfondibile. Queste e altre piante formeranno un particolarissimo giardino che vuole essere più di una provocazione, un vero angolo dove ascoltare la voce più intima della natura
Il fulcro del Giardino del Suono è un labirinto di bambù, una via obbligata per chi ha intenzione di seguire tutto il percorso del giardino sensoriale…

Il Giardino del Gusto

"È la parte di giardino meglio esposta al sole quindi in grado di fornire frutti e verdure buone e di alto valore nutritivo. Sfruttando un vecchio terrazzamento, si può costruire un orto frutteto, ampliabile nel tempo, che possa rappresentare per gli ospiti dell’istituto una occasione di integrazione alimentare ma anche un esercizio di scoperta per i gusti meno consueti di erbe, bulbi, frutti, semi, fiori... "

Villa Ferrero

La struttura può ospitare 20 utenti. Attualmente sono 18, mentre il personale assistente è composto da 27 persone. Al pian terreno sono situati i locali di servizio (cucina, lavanderia, refettorio, ufficio, ambulatorio e una grande palestra per la psicomotricità).

Il primo e il secondo piano sono simili tra loro e comprendono ciascuno cinque camere da letto, servizi igienici, un bagno assistito un soggiorno, una cucina di piano, una grande stanza da adibire ad aula di attività e un'altra stanza per la musicoterapia. Ogni stanza ha un colore diverso a seconda dell'uso per cui è preposta.

Come si diventa ospiti
Gli ospiti della residenza Meinardi hanno un'età compresa fra i 18 e 40 anni. I genitori o i tutori delle persone portatrici di handicap grave, residenti in qualsiasi comune d'Italia, devono rivolgersi ai servizi socio-assistenziali della loro zona, i quali, se ritengono di accogliere la richiesta di inserimento, si mettono in contatto con la Residenza e attivano una convenzione con la cooperativa. Il servizio è a carico del sistema sanitario nazionale (Asl), al 60 per cento, e dei servizi socio-assistenziali, al 40 per cento


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