I cent’anni della signora Agostina

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Data:

19 Ottobre 2009

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La signora Agostina; alle sue spalle il figlio Eugenio, alla sua destra il presidentede dell'ente Ospedale civile, Tommaso Alfieri, alla sua sinistra il vice-sindaco, Marco Gallo
La signora Agostina; alle sue spalle il figlio Eugenio, alla sua destra il presidentede dell'ente Ospedale civile, Tommaso Alfieri, alla sua sinistra il vice-sindaco, Marco Gallo

Il salone della residenza Ospedale civile, allegramente allestito per l’occasione, ha ospitato la festa per i cent’anni della signora Agostina Ramonda, vedova Giraudo, che ha compiuto il secolo lo scorso martedì 13 ottobre. A spegnere con lei le candeline, il vicesindaco Marco Gallo, il presidente dell’ente Ospedale civile, Tommaso Alfieri, il parroco del capoluogo, Enzo Conte, la sua famiglia e tutti gli ospiti ed il personale della residenza.

Agostina, amorevolmente attorniata dai suoi famigliari – il figlio Eugenio, le nipoti Bruna e Giuseppina, i pronipoti – ha ringraziato tutti, emozionata, con un sorriso ininterrotto per tutto il tempo della festa.

Agostina, che ha conosciuto il dolore della perdita di uno dei due figli, Aldo, deceduto pochi mesi fa, è ospitata nella residenza dell’Ospedale civile da una decina d’anni, da quando ha dovuto lasciare la sua casa di sposa in frazione Roata Raffo, la stessa frazione dov’era nata il 13 ottobre 1909. Nella casa di riposo Agostina non conosce la solitudine, curata amabilmente dal personale, riceve ogni giorno le visite del figlio e spesso quelle di tutti gli altri parenti.

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