Occhio alle truffe e ai molestatori

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Una lezione al centro anziani per imparare a riconoscere da subito i malintenzionati

Data:

30 Marzo 2010

Tempo di lettura:

2 min

Gavino Passerò e Marco Gallo durante l’incontro al Centro anziani
Gavino Passerò e Marco Gallo durante l’incontro al Centro anziani

Su 93 mila persone con più di settanta anni residenti in provincia di Cuneo, nel 2009 sono stati denunciati 65 reati di truffa ai danni di anziani, pari allo 0,1%, e a Busca soltanto due. Sembrano numeri piccoli, anzi molto piccoli. Ma non devono trarre in inganno. Così come non devono ingannare gli sconosciuti che avvicinano le persone di una certa età con gentilezza esagerata. 

L’argomento è stato affrontato nel pomeriggio di mercoledì 24 marzo nel salone del Centro anziani di Busca dal comandante della stazione dei Carabinieri, maresciallo Gavino Passerò – che ha fornito i dati citati - , con l’introduzione dal vice-sindaco, Marco Gallo. 

“Gli anziani – ha detto il vice-sindaco - sono probabilmente i più deboli ed esposti alle truffe ed ai raggiri, specialmente quelli che vivono da soli. Per fornire loro consigli e informazioni, in un’opera di prevenzione, il Comune ringrazia i Carabinieri e l’associazione Centro Anziani, con cui ha organizzato questo incontro con la popolazione”. 

Come riconoscere un malintenzionato? Molto spesso i truffatori si presentano con un aspetto ben curato, sono educati e gentili. E’ sempre bene stare in guardia con chi non si conosce. 

“Innanzitutto – ha spiegato il maresciallo - occorre diffidare da persone che propongono facili guadagni attraverso investimenti o altro. Non bisogna mai firmare nulla prima di aver consultato il parere di amici o parenti oppure aver sottoposto il contratto ad un avvocato di fiducia”. 

Non si devono fornire informazioni personali, nemmeno per telefono. Non si devono prendere appuntamenti con chi propone di illustrare prodotti da acquistare, specialmente se si è soli in casa. Nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false. 

“Se la situazione vi insospettisce – ha invitato apertamente il comandante - non bisogna esitare a chiedere l’intervento dei Carabinieri, telefonando al 112 o, per Busca, allo 0171.945218.” 

Sono poi state fornite altre indicazioni: di norma i truffatori agiscono in coppia e cercano di entrare in casa con un pretesto. Uno dei due i parla con insistenza, mentre l'altro perlustra le stanze dell'appartamento. 

Se si presentano persone spacciandosi per funzionari di società o enti di servizio prima di farli entrare occorre farsi dare gli estremi: nome, cognome e numero di tesserino e chiamare l’ente di appartenenza per verificare. Se le cose non coincidono occorre chiamare subito i Carabinieri perché la tempestività è indispensabile per fermare i malfattori. 

A fine incontro è stato, più brevemente, affrontato il tema dello “stalking “, ossia il problema delle molestie personali, sotto i suoi vari aspetti e nelle sue varie forme. 

Telefonate, sms, e-mail, “visite a sorpresa” e perfino l’invio di fiori o regali, possono essere graditi segni di interessamento, ma in alcuni casi si trasformano in vere e proprie forme di persecuzione. Così si passa dalla gentilezza alla “molestia assillante” o “stalking”, un reato da denunciare. Perché, in ogni caso, la regola d’oro è rivolgersi alle forze dell’ordine, dopo aver annotato i fastidi subiti.




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