Sentenza del Tar favorevole al Comune di Busca contro lo Stato

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Data:

25 Maggio 2010

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Il sindaco, Luca Gosso
Il sindaco, Luca Gosso

Lacrime e sangue: sulle prime pagine di tutti i quotidiani questa mattina è annunciato così, in estrema sintesi, il contenuto della prossima manovra finanziaria del governo, anticipato dal sottosegretario Gianni Letta per “scongiurare la crisi”. 

E chi sarà in prima fila a pagare? I ministeri? Il numero dei parlamentari o, per lo meno, i loro stipendi? Il rivolo degli enti inventati all’esclusivo scopo di gettonare i componenti dei cda? No. I poveri Comuni: si ricomincia da lì, dagli enti locali, che non hanno scelta, se non subire le decisioni dall’alto in un eterno patto di stabilità che colpisce a senso unico. Se può essere giusto per quegli enti locali sprovveduti, che presentato bilanci in rosso da decenni, risulta insopportabile per chi è sempre stato rigoroso nell’amministrare i soldi pubblici e vorrebbe semplicemente investirli a beneficio del futuro della propria comunità. 

E’ una lotta da Davide contro Golia. Che, però, a volte, si può tentare. Come nel caso di cui diamo notizia qui si seguito. 

E’ stato accolto dal Tar (tribunale amministrativo regionale) un ricorso promosso dal Comune di Busca per ottenere la restituzione di trasferimenti statali ritenuti ingiustamente sottratti. 

L’importo non è eclatante, poco meno di quarantamila euro: una cifra comunque degna di nota per una cittadina come Busca. Decisamente importante è, invece, il significato politico ottenuto. Infatti, facendosi, promotore di un’iniziativa di giustificata contestazione, il Comune di Busca ha avuto il riconoscimento in via di principio di essere stato ingiustamente vessato. “E’ un piccolo passo – afferma il sindaco, Luca Gosso - nella battaglia che, anche come Movimento dei sindaci del Piemonte, abbiamo intrapreso perché siano riconosciuti i diritti dei Comuni virtuosi nei confronti dello Stato”. 

I fatti
Nel 2008 al Comune di Busca erano stati tagliati dal contributo statale ordinario 38.978,67 euro, in base ad una legge (la 244/07) che prefigura d’ufficio tagli di spese per i Comuni al fine di ottenere presunti risparmi, in base a determinati parametri. 

Un’analisi dettagliata condotta del responsabile finanziario del Comune ha però evidenziato che i risparmi reali, in applicazione di quei parametri, nel Comune di Busca ammontano ad appena 1.331,60 euro. 

In sostanza, un conteggio “frettoloso” aveva assegnato ad un Comune come Busca una capacità di risparmio forfettario fuori misura. 

Perciò lo Stato avrebbe dovuto restituire la differenza, cioè 37.647,07. In realtà, sempre per il 2008, la restituzione è stata di 13.685,15 euro – in base a calcoli statali non meglio precisati -, mentre per il 2009 e per gli anni successivi non sono previsti rimborsi e il taglio dovrebbe rimanere di 38.978,67 euro. 

“A scanso di equivoci -tiene a precisare Gosso - va detto che la legge in questione fu varata dal governo Prodi. Per tutelare gli interessi del Comune di Busca, con alcuni altri Comuni del Piemonte, ha quindi avviato il ricorso al Tar, che ora risponde positivamente”.

“E’ paradossale – fa notare il sindaco – che Busca, solo Comune della provincia di Cuneo ad aver avviato la pratica di contestazione, ha dovuto agire autonomamente, sia pure in collaborazione con una decina di altri Comuni piemontesi, senza poter contare sul patrocinio legale dell’Anci. L’Associazione dei Comuni italiani anche in questa circostanza ha dimostrato una certa incapacità a rappresentare gli interessi di tutti i suoi associati”. 

“Vi comunichiamo con vivo piacere – è scritto nella lettera appena giunta in municipio a firma dello studio legale che ha curato gli interessi dei Comuni - che il ricorso in oggetto è stato accolto, aderendosi integralmente alle argomentazioni giuridiche prospettate dalla scrivente difesa”.

“A questo punto – si prospetta nella lettera - provvederemo alla notifica al Ministero dell'Interno ed a quello dell'Economia e delle Finanze. Qualora questi ultimi non adempiano spontaneamente alla restituzione degli importi decurtati, si dovrà procede ad opportuna azione legale”.

La partita, dunque, non è ancora chiusa, anche se è importante aver riscosso questa prima vittoria.

“A livello regionale – riferisce ancora il sindaco di Busca - se i soldi restituiti (il 36 per cento del taglio) sono pari a circa 7 milioni e 400 mila euro, il taglio è stato di oltre 20 milioni e 500 mila euro, che sarà parzialmente ridotto per il 2008, ma sarà totale dal 2009 in poi. Con la sentenza del Tar ai nostri ricorsi queste cifre potrebbero essere completamente riviste”.


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