I Sindaci: grazie, ma non basta

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Aperto un plafond di spesa ad ottobre agli enti virtuosi: 50 milioni dalla Regione

Data:

05 Ottobre 2010

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Al microfono il sindaco di Busca Luca Gosso durante la presentazione a Torino lo scorso 12 luglio dell'iniziativa 'Comuni al buio' di protesta contro i tagli indiscriminati  e i criteri del patto di stabilità. Con lui i sindaci di Bra, Cuneo e Centallo, Sibille Valmaggia e Panero
Al microfono il sindaco di Busca Luca Gosso durante la presentazione a Torino lo scorso 12 luglio dell'iniziativa 'Comuni al buio' di protesta contro i tagli indiscriminati e i criteri del patto di stabilità. Con lui i sindaci di Bra, Cuneo e Centallo, Sibille Valmaggia e Panero

Una goccia nel mare, con in più il difetto di avere la caratteristica dell’una tantum. Ma meglio questa goccia che niente.

E’ questo, in sintesi, lo spirito con cui il Movimento dei Sindaci del Piemonte accoglie la comunicazione che arriva dalla Regione della ripartizione tra 109 Comuni e 8 Province piemontesi del fondo speciale di 50 milioni di euro erogato per andare incontro alle necessità più urgenti degli enti locali.

E’ un segnale – afferma Luca Gosso, sindaco di Busca e portavoce del Movimento, insieme con il Sindaco di Centallo Antonio Panero - di attenzione verso le nostre insistenti richieste. Purtroppo, però, questa piccola boccata d’ossigeno che dà la possibilità ai Comuni virtuosi di avere un plafond di spesa ad ottobre, ci permette di rispondere in parte alle emergenze per pagare lavori già fatti, ma non è in grado di consentirci una programmazione almeno biennale”.

Abbiamo premiato gli enti virtuosi – spiega in una nota l’assessore regionale al Bilancio, Giovanna Quaglia - con una prima assegnazione nello scorso agosto di 10 milioni di euro, poi abbiamo cercato di destinare ulteriori risorse al maggior numero di Comuni, aprendo un bando cui potevano presentare richiesta tutti i Comuni, tranne quelli che non hanno rispettato il patto del 2008. Oggi destiniamo risorse significative complessivamente a 117 amministrazioni locali delle 142 soggette al Patto”.

I pagamenti effettuati con il nuovo plafond a disposizione – fa notare Gosso - dovranno essere rendicontati entro il 31 ottobre prossimo: impossibile, dunque, per un Comune impegnarli in nuovi progetti. Non ci sarebbe infatti il tempo per la variazione al bilancio, la gara, l’appalto e la realizzazione. Se, invece, lo stesso importo fosse già stabilito anche per il prossimo anno, con l’erogazione 2010 pagheremmo lavori già fatti e con quello sul 2010 avremmo la possibilità di programmarne altri.”

Ma c’è un altro punto debole: sia pure apprezzando lo sforzo della Regione nel reperire la somma messa complessivamente a disposizione, il portavoce del Movimento fa notare che l’entità della ripartizione per un Comune come Busca (10 mila abitanti, 500 mila euro bloccati dal patto di stabilità) è pari alla modesta cifra di 20.281,74 euro.

“Nessun Comune – conclude Gosso - può permettersi di disdegnare alcuna cifra: ben vengano 20 mila euro. Ma, ancora una volta, siamo costretti ad osservare una sperequazione tra i risparmi fermi in cassa e l’entità dei pagamenti che si può permettere un Comune virtuoso, per esempio, come Busca”.

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