Approvata dal Consiglio comunale la rete di teleriscaldamento

Dettagli della notizia

Sarà costruita dalla società buschese A.En.B. e servirà un centinaio di condomini

Data:

30 Marzo 2011

Tempo di lettura:

3 min

L'incrocio sulla strada regionale 589 dove sarà realizzata la rotatoria
L'incrocio sulla strada regionale 589 dove sarà realizzata la rotatoria

Il conto alla rovescia per passare dalla fase di studio, iniziata nel 2009, al cantiere di un impianto di teleriscaldamento in città è partito ieri sera con l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio comunale della convenzione per la posa delle tubazioni fra il Comune e la società che lo realizzerà, la buschese A.En.B. srl.

Si tratta – afferma il sindaco, Luca Gosso – di un’impresa che qualifica il Comune sia come istituzione sia come comunità. Non per nulla il Consiglio comunale l’ha approvata all’unanimità. Vorrei sottolineare alcuni aspetti significativi dell’atto che abbiamo portato in votazione ieri sera. In primo luogo abbiamo ottenuto condizioni in convenzione tali da apportare significativi risparmi per il Comune, con annesse importanti migliorie alla viabilità. Abbiamo poi valorizzato un’iniziativa privata locale: la società proponente è infatti buschese e per noi questo rappresenta un valore aggiunto. Soprattutto, concretizziamo un progetto a lungo termine, incentivando l’impiego di fonti alternative per l’energia e mettendo a disposizione di numerosi cittadini la possibilità di scegliere una soluzione in più per il riscaldamento. Dal punto di vista ambientale, infine, abbiamo la certezza che tutti i comignoli spenti nelle case private e nelle strutture pubbliche, almeno un centinaio, si ridurranno ad una sola emissione, quella della centrale, la cui costruzione è stata sottoposta ai vincoli della Provincia e che sarà sotto costante monitoraggio da parte dell’Arpa e dell’Asl, a differenza della situazione attuale”.

Il progetto in numeri
L’impianto di generazione è situato nell’area della ex fabbrica di vasi Pochissimo, in frazione Attissano.
Produce energia da biomassa legnosa vergine per un motore con generatore da 1 megawatt elettrico e una caldaia da 6 megawatt termici. Porterà acqua calda ad almeno un centinaio di condomini, case e strutture pubbliche.
La rete si estende per 7 chilometri con due principali diramazioni dalla centrale: una verso la strada regionale 589, corso XXV Aprile e proseguimento in viale Concordia e parte del centro storico, l’altra verso Aie Basse, superamento del Maira verso una zona adiacente a corso Giovanni XXIII.

Nuova rotatoria all’ingresso della città
L’impresa costruttrice si è impegnata migliorare la strada della frazione, così come richiesto dal Comitato frazionale, e a costruire una rotatoria nell’intersezione della strada regionale 589 con via Tagliata Sottana e via Bella Antilia entro il 2012. ll tutto per un importo fino a 200.000 euro.

Inoltre la convenzione con il Comune per la posa delle tubazioni è strettamente vincolante in termini sia di tempistica sia di qualità nelle opere, sottoposte a stretta osservazioni da parte dell’Ufficio tecnico comunale e della Polizia municipale.

Fornitura alle strutture pubbliche
La A.En.B. garantisce la realizzazione gratuita della connessione delle utenze pubbliche situate in prossimità della rete.
Il Comune ne trae un ulteriore risparmio legato alla manutenzioni delle caldaie. “Non è stato inutile – precisa a questo proposito il sindaco – la recente sostituzione di alcune caldaie, infatti con le vecchie lo sconto sarebbe stato inferiore”

L’impresa, inoltre, stipulerà con il Comune un contratto di cessione calore, della durata di anni nove, ad una tariffa energetica economicamente vantaggiosa. E’ stato calcolato un risparmio di almeno ventimila euro annui sull’attuale spesa di 120 mila euro per il riscaldamento degli edifici comunali raggiunti dalla rete. La ditta costruttrice si impegna a riservare le stesse condizioni economiche anche a tutti gli altri edifici pubblici raggiungibili.

Tempi di realizzazione
Si presume che le prime forniture saranno possibili entro due anni dalla messa a regime della caldaia, prevista entro l’anno.


Immagini

Ultimo aggiornamento: