I d'Azeglio, la storia e il castello

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Lo storico Aldo Mola chiude al Roccolo la mostra A tavola nel Risorgimento

Data:

24 Ottobre 2011

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Immerso nel verde delle colline alle spalle di Busca, il Castello del Roccolo è stato edificato tra il 1831 e il 1860 in stile neogotico, per volere e su progetto del marchese Roberto Tapparelli d’Azeglio
Immerso nel verde delle colline alle spalle di Busca, il Castello del Roccolo è stato edificato tra il 1831 e il 1860 in stile neogotico, per volere e su progetto del marchese Roberto Tapparelli d’Azeglio

L’incontro con uno storico d’eccezione chiude al Roccolo di Busca la mostra “A Tavola nel Risorgimento” allestita dall’associazione culturale Marcovaldo con la collaborazione della Fondazione Artea. 

Domenica 30 ottobre, alle 16,30 nelle Serre del Castello è in programma un pomeriggio in compagnia di Aldo Alessandro Mola dal titolo “Gli Azeglio: Risorgimento italiano ed Europa”. 

L’evento rientra nel ciclo di incontri “Leggere il Risorgimento” proposti a corollario dell’esposizione. L’incontro è a ingresso libero.

Durante il pomeriggio ci sarà modo di ripercorrere le vicende della famiglia Tapparelli d’Azeglio, antichi proprietari della residenza del Roccolo, intrecciate col Risorgimento italiano ed europeo. 

Il Castello e i d'Azeglio
Immerso nel verde delle colline alle spalle di Busca, il Castello del Roccolo è stato edificato tra il 1831 e il 1860 in stile neogotico, per volere e su progetto del marchese Roberto Tapparelli d’Azeglio. 

Il 9 aprile 1831 Roberto d’Azeglio acquista la villeggiatura del Roccolo. 

La storia degli Azeglio però parte da molto lontano e risale all’incirca al XIII sec. quando Gioffredo o Chiaffredo, di cui si sa che nel 1284 era Signore del Maresco, vicino a Savigliano, cominciò a espandere il suo potere acquistando feudi nei dintorni. Con la morte di Emanuele nel 1890, però, il cognome dei Tapparelli d’Azeglio si estinse in via maschile e il castello del Roccolo, le terre annesse e gli arredi passarono alla famiglia dei Pes di Villamarina, imparentati con la famiglia Tapparelli d’Azeglio. 

Il relatore
Il professor Aldo Alessandro Mola, autore di numerosi e importanti saggi sulla politica, la storia del giornalismo e l’economia italiana, è direttore del Centro per la storia della Massoneria (dal 1986) e del Centro europeo “Giovanni Giolitti” per lo studio dello Stato (dal 1998). Una delle sue opere certamente più significative, “Giovanni Giolitti al Governo, in Parlamento, nel Carteggio”, è stata donata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la sua recente visita a Cuneo.

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