La sospensione da scuola assegnata nel centro diurno per disabili Casamica

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Una nuova esperienza educativa gestita dal Consorzio socio-assistenziali valli Grana e Maira

Data:

27 Marzo 2013

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Casamica, il centro diurno per disabili di Busca, gestito dal Consorzio per i servizi socio-assistenziali valli Grana e Maira, ospita abitualmente stages per studenti sia delle scuole medie superiori ad indirizzo sociale sia dell’università, in particolare del corso per educatori professionali. 

Mai prima d’ora però, e si pensa che la novità sia tale a livello per lo meno provinciale, aveva sperimentato la possibilità di accogliere uno studente di una scuola professionale per una sanzione disciplinare. Poco tempo fa gli operatori del Consorzio avevano ricevuto la richiesta da parte dell’Istituto di istruzione superiore “Umberto I” di Alba, con sede distaccata a Verzuolo, di ospitare per tre giorni uno studente del secondo anno per l’attività alternativa alla sanzione disciplinare. 

In poche parole, gli insegnanti hanno scelto di far trascorrere in una struttura come Casamica il tempo della “sospensione” da scuola assegnato ad un ragazzo che aveva avuto comportamenti non rispettosi. 

Per quanto strana sembrasse la richiesta, in realtà essa era articolata e motivata, pertanto fu accolta, stilando i poco tempo uno stringato protocollo di intesa fra la scuola e il Consorzio, nel quale si sottolinea che “il mondo della scuola agevola azioni congiunte con le realtà del territorio per prevenire e contrastare il disagio socio-relazionale e ambientale e per promuovere comportamenti di rispetto della persona e condivisione della crescita umana”. 

La correzione del cattivo comportamento – spiega Eraldo Racca responsabile del progetto per conto del Consorzio - in effetti si ottiene attraverso un cammino di maturazione e i provvedimenti disciplinari sono educativi soltanto se tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti”. 

Detto fatto, dunque. Il ragazzo, invece di starsene a casa sua, ha trascorso le tre mattine di sospensione in Casamica. E’ stato affiancato da un educatore, che ha seguito uno specifico progetto formativo.

Il ragazzo – spiega l’educatore Marco Berti, suo tutor in Casamica - ha potuto rendersi conto di una realtà a lui sconosciuta, quella della disabilità. E’ stato messo di fronte ai valori della condivisione, della disponibilità e della solidarietà. Ha sperimentato la sensazione di sentirsi utile nelle ore di laboratorio artigianale, nelle attività musicali e nell’animazione. Ha instaurato anche in così breve tempo delle buone relazioni personali, che, in particolare con alcuni nostri ospiti, sono risultate specularmente valide. Il ragazzo si è detto contento di questa esperienza ad anche non possiamo ritenerci soddisfatti”.

Positivo anche il giudizio degli insegnanti al ritorno in aula dello studente: abbiamo notato, hanno riferito agli operatori di Casamica, un buon grado di accettazione del provvedimento ed una maggiore consapevolezza.


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