Cosa significa diventare maggiorenni

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Sabato scorso la cerimonia dei 18enni in municipio. L'invito a tutti è di partecipare alla vita sociale

Data:

01 Dicembre 2014

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Il gruppo in posa nell'androne del Palazzo comunale
Il gruppo in posa nell'androne del Palazzo comunale

C’erano quasi tutti i 103 ragazzi buschesi della leva del 1996 che durante l’anno diventano maggiorenni sabato scorso nella sala consigliare del Palazzo comunale per la consegna della Costituzione e dello Statuto comunale.

 

“Questo luogo – ha detto loro il sindaco Marco Gallo – per molti di voi  era sconosciuto fino ad oggi: mentre state diventano elettori e cittadini attivi vi riceviamo proprio qui, dove è possibile partecipare direttamente all’amministrazione della vostra città, con l’augurio che alcuni di voi presto si siedano in questa sala come consiglieri comunali”.

 

Non soltanto simbolico, il regalo delle copie delle due carte fondamentale dei cittadini perché i neo-maggiorenni possano effettivamente prendere coscienza dei doveri e dei diritti dei cittadini.

 

Diventare maggiorenni significa  infatti capire di far parte di una comunità il cui destino è nelle mani di ciascuno e che si può, anzi di deve,  partecipare praticamente a costruirlo. Ci sono tanti modi per partecipare, uno è quello di diventare amministratori comunali e di scegliere la politica in senso stretto. Un altro modo è dedicarsi ad un settore prediletto come volontari: questo il concetto espresso nel suo intervento da Teresio Delfino, già sindaco di Busca negli Anni Ottanta e Novanta, poi parlamentare fino alla scorsa legislatura.

All’incontro erano presenti, infatti,  per illustrare le loro attività ai giovani anche i rappresentanti delle associazioni di volontariato civile.

 

Per il Comune erano presenti, oltre al sindaco e l’assessore al Volontariato  Ezio Donadio, anche gli assessori Gian Franco Ferrero e Carla Eandi, i consiglieri Diego Bressi, Chiara Isoardi, Giuseppe Perucca e Paolo Comba.

 

Hanno rivolto l’invito ai ragazzi ad avvicinarsi al volontariato per le associazioni dei donatori del sangue Adas e Avis i due presidenti delle sezioni locali Luciano Biadene e Adriano Marchetti, per il Gruppo comunale di Protezione Civile il coordinatore Antonio Beoletto, per l’associazione Volontari dell’Annunziata ha riferito l’assessore Donadio, assente giustificata la presidente Ivana Audisio,  per la Croce Rossa Italiana Comitato di Busca il delegato provinciale Giovani  Jacopo Giamello, che, dopo avere illustrato brevemente i diversi scopi della Cri, oltre al soccorso nell’ambito dell’emergenza 118, ha esortato i ragazzi di pochi anni più giovani di lui ha diventare volontari in qualsiasi ambito a ciascuno maggiormente congeniale perché “L’appagamento che troverete nel mettervi a disposizione degli altri vi sorprenderà così tanto che in seguito far parte di un’associazione sarà la cosa più naturale e bella fra le tante che abbiamo da fare noi giovani”. E gli invitati hanno dimostrato di apprezzare gli interventi con  applausi convinti.

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