E domenica... Il mondo in una valigia

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Alle 16,30 al Teatro Civico uno spettacolo che emoziona e diverte

Data:

09 Marzo 2015

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2 min

Giulia Brenna e Omar Ramero
Giulia Brenna e Omar Ramero

Domenica prossima, 15 marzo, alle ore 16.30, per la  stagione teatrale di Busca, Caraglio, Valli Grana e Maira organizzata da Santibriganti Teatro, il Teatro Civico ospiterà lo spettacolo “Il mondo in una valigia” scritto, diretto e interpretato da Omar Ramero e Giulia Brenna dell’associazione culturale buschese Mangiatori di Nuvole.

 

L’associazione tiene in città, con il contributo del Comune, per il quarto anno consecutivo il corso “Tutti per uno, teatro per tutti!” di teatro per ragazzi frequentato da una quarantina di bambini e ragazzi tra gli 8 ed i 16 anni. Il saggio finale del corso andrà in scena il 19 aprile.

 

Da cinque anni, inoltre, a Caraglio, i Mangiatori di nuvole stanno formando quindici giovani attori adolescenti che ogni anno, a giugno, propongono uno spettacolo comico con un enorme seguito: dopo il successo di “Giallo: indovina chi uccide a cena!” nel 2014, quest’anno andranno in scena con “I promessi caragliesi”, una rivisitazione comica del romanzo di Manzoni.

 

La trama  

“Il mondo in una valigia” è stato rappresentato e apprezzato da ragazzi e insegnanti in più di trenta scuole della provincia di Cuneo, coinvolgendo più di 2500 bambini e ragazzi.

 

Il mondo si fa guerra. Ma a forza di farla, la guerra non si combatte più tra Stato e Stato ma tra città e città, tra quartiere e quartiere. Nessuno si fida più di nessuno e tutti temono tutti.

 

Un ragazzo e una ragazza, per sfuggire ai bombardamenti, si rifugiano in uno scantinato in cui trovano alcune valigie. Ogni valigia contiene una storia, e pian piano i due capiranno quanto è assurdo non fidarsi degli altri e quanto ci arricchisca l’essere aperti al “diverso”.

 

Come degli scrigni, le valigie sul palco custodiscono tante storie, favole, testimonianze, oggetti-simbolo di culture diverse… Racconti che si intrecciano e si alternano, che fanno ridere e piangere, che ci fanno capire che, per dirla con Roberto Vecchioni, “cantiamo la stessa canzone con altre parole”.

 

Uno spettacolo che vuole divertire ed emozionare raccontando le diverse culture attraverso le storie di chi si è dovuto allontanare dalla sua terra e dagli affetti, ma anche attraverso miti, favole, curiosità e, perché no, cucina e ricette.

 

Si alternano momenti di divertimento e leggerezza a momenti di maggiore coinvolgimento emotivo, senza mai esprimere giudizi ma limitandosi a raccontare. Si raccontano favole buffe dal Senegal, dal Niger e dalla Romania, ma anche la storia di Irena Sendler che ha salvato più di 2000 bambini dai campi di concentramento e quella triste di Aisha e Isham, cattolica lei, musulmano lui, che in Egitto non possono amarsi liberamente…

 


Entrata: 5 euro

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