Il nuovo depuratore: un'opera pubblica da portare ad esempio

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Costruito nei tempi previsti, è costato  2.450.000 euro, tutti a carico dell’Acda

Data:

20 Aprile 2015

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Il taglio del nastro sabato scorso ai nuovi impianti in via Attissano
Il taglio del nastro sabato scorso ai nuovi impianti in via Attissano

Spiegato ai bambini suona così: un compito che ci è stato assegnato e che abbiamo svolto per bene, nei tempi giusti, degno di un dieci e lode. Così l’assessore regionale all’Ambiente Alberto Valmaggia, presente sabato scorso all’inaugurazione, ha descritto l’opera ai bambini delle terze elementari convenuti negli impianti del nuovo depuratore di città che si stava inaugurando.

 

Generazioni future

E, al di là degli aspetti tecnici, per illustrare i quali si erano prodigati in aula nei giorni precedenti gli insegnanti ed anche, per una mattinata, gli addetti dell’Acda, agli alunni resterà impresso questo concetto, sottolineato anche dal sindaco, Marco Gallo, e dal presidente e dal direttore dell’Acda, l’azienda che gestisce l’acquedotto cittadino, Livio Quaranta e Alessandro Pirola. E cioè che la città aveva bisogno di un nuovo impianto, lo imponeva tra l’altro una direttiva dell’UE, Si sono trovati in soldi, si è redatto un progetto e si è costruito nel giro di meno dei cinque anni complessivi previsti, è entrato in funzione gradatamente nei mesi recenti, ha superato i test ed ora funziona perfettamente e continuerà a farlo, essendo all’avanguardia, per molti anni a venire, anche se, come si spera, Busca dovesse crescere per numero di abitanti e di imprese. I bambini che oggi hanno 8 anni possono stare tranquilli: questa è un’opera che servirà a lungo, anche per questo erano loro gli invitati d’onore.

 

E' questa la notizia

Ed è questa la notizia: in tempi in cui tutto quanto è pubblico fa spesso una brutta figura, bisogna sottolineare che non sempre è così: dobbiamo essere orgogliosi di tutto ciò, ha aggiunto il sindaco, non dimenticando di citare il suo predecessore, Luca Gosso, che diede vita e seguì personalmente il progetto.  Elogiata anche l'ottima collaborazione fra i tenici dell'azienda e quelli del Comune.

 

Porte aperte ai cittadini

E’  prevista  una giornata a porte aperte in cui tutti i cittadini potranno visitare l'impianto, in data ancora da stabilire.

 

Il presidente Quaranta ha sottolineato come l’Acda gestisca un bilancio annuale da 20 milioni di euro, dei quali oltre 7 milioni sono impegnati in investimenti, e di come la società nata nel 2000, anche per volontà dell’allora sindaco di Cuneo Vlamaggia e presieduta per primo dall’ingegner Guido Lerda presente sabato a Busca, sia una realtà che consolidata e ben funzionante.

 

Le acque usate

Le “acque usate”, chiamate così dal presidente Quaranta,  perfettamente ripulite dal grande impianto, che ne ottiene anche un compost da rivendere in agricoltura, sono poi gettate nel torrente Maira. “Mentre in alcune città – è stato ricordato sabato – tornano direttamente in circolo nell’acquedotto. Non a Busca. dove, sempre grazie all’Acda, si ricevono le acque di sorgente provenienti dalle sorgenti Bandito di Roaschia e Bousset di Entracque.

 

La scelta dell’Acda

“La scelta di aderire all’Acda, che il Comune prese nel 2000 –  sottolinea il vice-sindaco Gianmichele Cismondi, che partecipò a quella decisione - ci ha permesso non soltanto di far parte del nuovo acquedotto intercomunale, grazie al quale a Busca beviamo acqua di sorgente, ma ora anche di usufruire di un investimento notevole che da soli non avremmo avuto la possibilità di sopportare. Grazie all’Acda, inoltre, possiamo contare su un professionale apporto anche nell’ordinaria, quotidiana, manutenzione delle acque comunali”. 

 

Il nuovo depuratore occupa una superficie di 4.200 metri quadrati, a valle del vecchio impianto, in zona Attissano. Ha una capacità per novemila abitanti “equivalenti” (rispetto ai 6.500 del vecchio impianto) ed è costato  2.450.000 euro, a carico dell’Acda, che ha acceso un mutuo con la Cassa di risparmio di Saluzzo.

 

Il vecchio impianto, costruito a cominciare dagli anni Settanta, era al limite delle sue capacità. Per il nuovo i lavori erano iniziati nell’autunno del 2011. 

 

 Il progetto

Il progetto del nuovo impianto è stato redatto da Roberto Beltritti, ingegnere dipendente dell’Acda. 

 

Prima la rete fognaria di circa 30 km della città  recapitava i reflui a due depuratori posti sulla sponda sinistra del Maira in località Attissano. L’impianto a monte (Attissano1) accoglieva i reflui del centro storico e della zona di espansione in direzione Cuneo; l’impianto a valle (Attissano2) trattava i reflui provenienti dalla zona che si estende in direzione Costigliole.

 

I due depuratori, costruiti negli anni ‘70 e ‘80, erano oramai insufficienti, sia dal punto di vista idraulico che di trattamento, a causa dell’aumento delle zone collegate e per l’imposizione di nuovi limiti, più restrittivi, sulla qualità delle acque scaricate. 

 

Il nuovo depuratore  ha la potenzialità di 9000 “abitanti equivalenti”, un numero che tiene conto non soltanto dei singoli residenti ma anche delle aziende e delle imprese; la dimensione che consente di accogliere il collegamento di altre zone comunali. 

 

Per  allacciare le reti fognarie al nuovo depuratore sono state costruite nuove tubazioni  per un chilometro; alla partenza di questi nuovi tratti di condotta sono stati realizzati due scolmatori di piena, attrezzati con speciali dispositivi di grigliatura dei reflui sfiorati, in modo da inviare al depuratore tutto il materiale grossolano contenuto nelle acque di pioggia ed evitare di disperderlo nel corso d’acqua. E’ composto da una sezione per il trattamento delle acque in arrivo (grigliatura e dissabbiatura), da due vasche rettangolari per il processo biologico depurativo e da due sedimentatori circolari finali.

 

I fanghi prodotti dal processo di depurazione sono trattati sul posto fino alla disidratazione finale, che li prepara allo smaltimento, prevalentemente in impianti per la produzione di compost. Oltre alle vasche sono statti costruiti quattro edifici per i macchinari, i servizi e la cabina elettrica.

 

L’impianto è completamente telegestito 24 ore su 24 dalla sede di Cuneo, in modo da mantenere il continuo controllo del funzionamento, limitando l’utilizzo di personale sul posto.



Rete idrica e fognaria

La manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica e fognaria comunale e la depurazione dei reflui è curata dall’Azienda Cuneese dell’Acqua, una spa a totale capitale pubblico cui aderisce  il  Comune di Busca.

 

Tra i più significativi interventi realizzati da Acda per Busca durante gli ultimi anni, oltre al completo rifacimento del grande impianto di depurazione, è da segnalare il collegamento all’acquedotto intercomunale che porta in città l’acqua delle sorgenti Bandito di Roaschia e Bousset di Entracque.

 

Acda gestisce in Busca  3.466 utenze, 5.645 unità immobiliari, per un consumo complessivo fatturato acqua/anno  di 766.986 m³ pari ad un consumo medio annuo di acqua per abitante di 76,19 m³.   

 

 

 

 

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