Il Consiglio comunale riunito ieri sera ha accettato all’unanimità, con beneficio d'inventario come dispone la legge, il lascito di Romana Fornero, nata a Busca il 5 agosto 1927 e deceduta nella casa di riposo comunale il 20 luglio scorso, la quale aveva nominato erede universale il Comune, disponendo di destinare tutto quanto alla casa di riposo comunale Santissima Annunziata.
I beni immobili, posseduti per la quota di 20/24 in piena proprietà, sono costituiti da una casa (composta da 6 vani più 200 metri quadrati di pertinenza) con terreni agricoli a seminativo e bosco ceduo in frazione San Martino per un totale di 22,99 giornate piemontesi, i beni mobili, la cui entità è in corso di definizione, sono a vario titolo giacenti presso istituti bancari.
“Ringraziamo – dice il sindaco Marco Gallo - la famiglia della benefattrice e rassicuriamo che avremo massima cura affinché le volontà della signora Romana siano pienamente rispettate”.
La signora Romana si era trasferita nella casa di riposo comunale nell’aprile del 2011 insieme al marito Giovanni Bertola, classe 1917. I coniugi erano senza figli e avevano scelto la residenza per autosufficienti in centro città in modo da essere accuditi, ma sufficientemente autonomi da poter tornare ogni tanto nella loro casa ai piedi della collina di San Martino per accudire ancora in parte al podere. Il signor Bertola era poi venuto a mancare nel dicembre dello stesso anno e Romana aveva continuato a risedere nella casa di riposo, assistita sia dal personale sia dai parenti, dai conoscenti e dai vicini di casa, dai quali riceveva spesso visite.