Diamo un parco a quel museo

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Stagno, boschetti, viali e orti sperimentali al convento. Domani alle ore  20.45 in Casa Francotto  la presentazione del I lotto del progetto di recupero del complesso, a cura dell’associazione Ingenium

Data:

14 Ottobre 2015

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Il rendering del progetto
Il rendering del progetto

Da un grande prato verde far nascere un parco museale, con tanto di stagno, boschetti, viali e orti sperimentali: uno spazio aperto alla città ed ai cittadini. Il progetto è dell’associazione Ingenium, il prato è quello del convento dei Cappuccini, ora sede del museo della Meccanizzazione del lavoro, la presentazione al pubblico, con il sostegno della Città di Busca, si terrà domnai, giovedì  15 ottobre, alle ore 20,45 nella sala convegni  di Casa Francotto, in piazza Regina Margherita.


All’incontro, ospiti del presidente dell’associazione, Giovanni Tolosano, e del sindaco, Marco Gallo, sono attesi l’assessore regionale alla Montagna, Alberto Valmaggia, il presidente provinciale del Fai (Fondo ambiente italiano), Marco Fraire, e il direttore del Creso (Consorzio di  ricerca e sperimentazione per l’ortofrutta) di Manta, Silvio Pellegrino, il consigliere regionale  Paolo Allemano, la consigliera provincialeMilva Rinaudo .


Il progetto, a firma dell’architetto Mario Brunetti di Villanova Solaro, riguarda il recupero di tutto il complesso dell’ex convento, donato in comodato d’uso all’associazione  dalla Regolare Provincia dei frati Cappuccini del Piemonte nel 2012, che si estende su un’area di circa un ettaro e mezzo, fra terreno ed edificio. La presentazione concerne il I lotto funzionale, ossia il recupero dell’area esterna, compresa la struttura per la sistemazione dei grandi attrezzi all'esterno, per cui l’associazione ha già ottenuto un finanziamento, in seguito alla partecipazione da una gara, dell’importo di 100.000 euro, dei 250.00 previsti, da parte della Compagnia di san Paolo.

 

“Da quando abbiamo avuto in dotazione il complesso del convento – spiega il presidente Tolosano –  abbiamo semplicemente ripulito gli interni, il piccolo giardino interno e l’area verde esterna, ma senza intervenire strutturalmente. Il Museo della Meccanizzazione e del Lavoro, nato nel 2008,  espone sotto pergolati provvisori allestiti all’esterno una cinquantina di strumenti, attrezzi e macchinari e nelle sale interne alcune riproduzioni in miniatura di  impianti artigianali. Ma sono in magazzino  e aspettano il loro spazio espositivo altri 150 pezzi. Nelle rimanenti sale recuperate all’esposizione si tengono mostre temporanee, come quella tradizionale di Maggio, giunta alla sesta edizione, e quelle a tema, dedicate via via ai Cappelli, alla Grande Guerra,  alle  Macchine di Leonardo  e quella intitolata Vita nuova dal ferro vecchio che attraggono centinaia di visitatori Ingenium è composto esclusivamente da soci volontari, un centinaio, dei quali una ventina operativi,  e si configura come associazione di promozione sociale e onlus, proponendo due tipi di tesseramento, uno ordinario a  15 euro annuali ed uno sostenitore da 25 euro in su”

 

“Per realizzare il complessivo grande progetto di ristrutturazione – interviene il sindaco, Marco Gallo – l’associazione, che ringrazio particolarmente per aver reso possibile il mantenimento di una struttura importante per la città come il convento,  ha bisogno di sponsor, pubblici o privati, capaci di vedere nel suo lavoro un’importante opportunità di valorizzazione culturale del territorio e della sua storia. Il Comune fa la sua parte, in primo luogo per fornire tutto il possibile sostegno logistico all’iniziativa e cercando poi  di convogliarvi risorse e partner”.

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