E’ stato molto partecipato, con un centinaio di presenti, l’incontro che si è tenuto giovedì scorso, 18 febbraio, nel salone municipale fra l’amministrazione comunale e gli esercenti sul progetto di riqualificazione urbana del centro storico e sull’adeguamento del Piano commerciale.
Per il Comune c’erano il sindaco, Marco Gallo, che detiene direttamente la delega al Commercio, il vice-sindaco, Ganmichele Cismondi, gli assessori Carla Eandi, Gian Franco Ferrero ed Ezio Donadio, il capogruppo di maggioranza in consiglio comunale, Diego Bressi, e i consiglieri Beatrice Sartore, Elio Campana, Giuseppe Perucca e Valter Gullino, il responsabile del settore lavori pubblici dell’ufficio tecnico, Bruno Tallone e il collaboratore architetto Andrea Marino; per la Confcommercio Cuneo il presidente, Luca Chiapella, il direttore Marco Manfrinato, il delegato di zona Busca, Paolo Robasto, e il presidente di Assoimprese Busca, Duilio Raspini.
Riqualificazione urbana del centro storico
In primo luogo il sindaco ha illustrato il progetto di riqualificazione di via Umberto I, piazza della Rossa, via Roberto d’Azeglio e piazza Regina Margherita per il quale il Comune ha ottenuto il finanziamento dalla Regione e cui sono legate opportunità di cofinanziamento per interventi di riqualificazione esterne (illuminazione, insegne, vetrine e dehor) ai negozi e agli esercizi che si affacciano sulle vie e le piazze interessate dal recupero.
L’ufficio tecnico comunale ha ora tre mesi di tempo per la redazione del progetto esecutivo da sottoporre nuovamente alla Regione.
“Questo intervento - afferma il sindaco - migliorerà l’assetto urbano del centro storico e servirà per rilanciare le attività che in esso hanno e avranno sede. Incentivare le attività di vicinato e rendere il centro cittadino sempre più piacevole da vivere è un obiettivo importante del nostro programma”.
Il recupero riguarda l’illuminazione e la pavimentazione, con l’obiettivo di migliorare il più possibile la fruibilità, la sicurezza e l’estetica del centro in tutte le ore e in tutti i giorni dell’anno. Si sostituiranno totalmente gli impianti luce, sarà livellata la pavimentazione, esteso il pavé, puliti radicalmente i portici, mantenendo l’attuale storico pavimento e, per quanto riguarda la circolazione, sarà assicurato sempre di più il controllo della velocità dei veicoli in percorrenza, prendendo in maggior considerazione ipotesi di pedonalizzazioni, sia pure temporanee e limitate.
La Confcommercio ha proposto agli esercenti che desiderano aderire alla richiesta di finanziamento, pari al 50% dell’investimento a fondo perduto fino ad un massimo di 10.000 euro, il proprio ruolo di consulente, da svolgere in collaborazione con l’ufficio tecnico comunale, con cui saranno stabilite le linee guida sulla tipologia di interventi, in modo da rendere il polo commerciale uniforme.
Adeguamento del Piano urbano del commercio
Si è poi passati al secondo punto all’ordine del giorno, ossia la presentazione dell’adeguamento del Piano urbano del commercio, che è uno strumento di programmazione e pianificazione degli esercizi commerciali inserito nel Piano regolatore generale.
Il documento deve essere aggiornato in quanto la città ha superato i 10.000 residenti entrando in una nuova normativa. Per esempio, circa le dimensioni dei locali, si hanno tre ordini di grandezze: “di vicinato” con superfici inferiore ai 150 mq. per comuni inferiori a 10.000 abitanti e 250 mq. per quelli superiori; “medie strutture” da 150 a 1.500 mq. per la 1^ fascia di Comuni e 250-2.500 mq. per la 2^ fascia; “grandi strutture” con superficie superiore ai 1.500 mq. e 2.500 mq. a seconda delle due fasce comunali. L’apertura di piccoli esercizi di vicinato è sganciata dalla pianificazione, è vincolata soltanto a requisiti di ordine urbanistico-edilizio e igienico-sanitario e basta una semplice comunicazione, mentre per le altre due tipologie è necessario l’inserimento nel Piano commerciale.
Chiariti questi ed altri aspetti tecnici, la discussione si è svolta sulla richiesta pervenuta in Comune da parte delle società proprietarie di inserire in area commerciale (convertendola dall’attuale artigianale) il fabbricato ex Filatura Valvaraita, situato in via Laghi di Avigliana, di 13.000 mq., ora occupato in minima parte da attività artigianali e per la maggior parte vuoto.
La rappresentante di una delle società proprietarie, la Fidam di Borgo San Dalmazzo, Elena Cavallo, è intervenuta per sottolineare come l’apertura di un hard discount in città aiuterebbe le famiglie in difficoltà, offrendo la possibilità di effettuare spese a buon mercato.
Unanime la posizione contraria di tutti gli intervenuti a nome dei commercianti ed esercenti, a cominciare dal presidente Raspini, che ha sottolineato come un ampliamento della zona commerciale di Busca di queste dimensioni causerebbe un enorme danno al commercio di vicinato, messo già in ginocchio dalla crisi economica, rischiando di “far morire il centro cittadino” e sarebbe “un doppio errore, dopo gli investimenti fatti ed in programma a favore del recupero urbano del centro storico”. “La superficie di tutti i negozi di vicinato della città è di circa 4.500 mq – ha sottolineato Raspini - ossia circa un terzo dell’area sottoposta a richiesta. A Busca ci sono già tutte le tipologie di attività, compresi i supermercati, ed è a tutti gli effetti un polo di attrazione anche per clienti provenienti da comuni limitrofi. Voglio ricordare – ha aggiunto – che Confcommercio e Assoimprese Busca hanno realizzato nei primi anni Duemila uno dei primi poli commerciali naturali della regione, con una progettualità che è servita da esempio a molti altri comuni come il nostro, grazie anche all’ottima collaborazione che abbiamo sempre avuto con l’amministrazione comunale”.
La posizione delle associazioni di categoria, Confcommercio e Confartigianato, era già stata espressa in questo senso in una concertazione con l’amministrazione comunale del 25 novembre scorso.
“E’ stato un incontro – afferma il sindaco Gallo – ulteriormente chiarificatore ed ora abbiamo tutti gli elementi per poter pervenire ad una decisone, la quale però, tengo a sottolineare, non è ancora stata presa. Certo è che essa sarà ponderata e ragionata, perché stiamo valutando attentamente i pro e i contro”.
L’adeguamento del Piano commerciale dovrà essere sottoposto al voto del prossimo Consiglio comunale, la cui data è ancora da fissare.