Onore ed emozione nel giorno dell'Arma

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Una lezione straordinaria di legalità e  senso civico dedicata ai  più giovani

Data:

06 Aprile 2016

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4 min

Cittadinanza onoraria ai Carabinieri. Protagonisti gli allievi delle scuole di Busca e Costigliole
Cittadinanza onoraria ai Carabinieri. Protagonisti gli allievi delle scuole di Busca e Costigliole

Ieri, con due cerimonie emozionanti e ricche di contenuti, Busca e Costigliole Saluzzo hanno conferito le cittadinanze onorarie al Colonnello dei Carabinieri Flavio Magliocchetti e all’Arma dei Carabinieri, nelle mani del comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta Generale di Brigata Gino Micale. E' intervenuto anche il professor Nando Dalla Chiesa, figlio del Generale Carlo Alberto, cui è stata intitolata una piazza a Costigliole.

Al mattino il programma si è svolto a Busca, nel cinema-teatro Lux. Dopo l’Inno d’Italia suonato dai ragazzi del corso musicale delle scuole medie cittadine diretti da Alberto Pignata, il sindaco, Marco Gallo, ha aperto l’evento con il saluto ai convenuti, rivolto in primo luogo agli oltre trecento ragazzi delle scuole medie “cui in particolare – ha detto – vogliamo dedicare questa giornata, nel segno della legalità e del rispetto delle istituzioni”.

Ed è ai ragazzi che hanno continuato a rivolgersi gli invitati sul palco: il presidente del Consiglio della Regione Piemonte, Mauro Laus, il presidente della Provincia e sindaco di Cuneo, Federico Borgna, il comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta Generale di Brigata Gino Micale. Gli interventi sono stati presentati dalla giornalista de La Stampa redazione di Cuneo Paola Scola.

Erano presenti inoltre in sala il prefetto di Cuneo Giovanni Russo, il procuratore capo Francesca Nanni, il questore di Cuneo Giovanni Pepè, il capo provinciale della Guardia di Finanza colonnello Massimiliano Pucciarelli, il comandante provinciale delle Guardie Forestali dello Stato Paolo Salsotto, il  maresciallo capo della stazione dei Carabinieri di Busca Gavino Passerò, il sindaco di Costigliole Saluzzo Livio Acchiardi, il vice-sindaco Gian Michele Cismondi, gli assessori Gian Franco Ferrero ed Ezio Donadio, i consiglieri comunali Diego Bressi, Paolo Comba, Giuseppe Perucca, Beatrice Sartore, Gianpiero Bianchi, il vescovo di Saluzzo Giuseppe Guerrini, il parroco di Busca Roberto Bruna.

Al pomeriggio a Costigliole Saluzzo si è tenuta l’intitolazione di una nuova piazza al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato dalla mafia insieme alla moglie e ad un agente della scorta il 3 settembre 1982 e la seconda parte della giornata.

Tutti coloro che hanno preso la parola hanno saputo intrattenere il pubblico, composto in buona parte da ragazzi, con  una lezione straordinaria sulla legalità, parlando in un linguaggio semplice e diretto che ha saputo coinvolgere e anche emozione.

Che cosa vuol dire conferire la cittadinanza onoraria ad una istituzione o ad una persona, rimarcando l’importanza dei simboli,  lo ha chiarito molto bene nel suo intervento   Borgna: “Significa indicarli ad esempio e dichiarare che di loro ci possiamo fidare”.  E   a cosa servano le istituzioni, dal Comune allo Stato alle forze dell’ordine, lo ha detto spiegando qual è stata la sua motivazione a farne parte: “Per me fare politica è contribuire a difendere i deboli dai soprusi dei forti, perché sta lì la differenza fra una società civile e la giungla”. A questo proposito è giunto il riferimento alla strage nazifascista di Ceretto, che unisce i due Comuni in molti eventi e ricorrenze speciali, richiamato diverse volte nel corso della giornata.

Anche il Generale Gino Micale, che ha svolto diverse missioni all’estero ed era presente a Nassiriya nel giorno della strage del 12 novembre 2003, ha fatto riferimento a quell’episodio, invitando  a riflettere sul fatto che molti aspetti della vita quotidiano normali per chi vive in pace nell’Occidente non sono per nulla scontati in molte altre parti del mondo, né lo sono stati in altri momenti della storia: “Se oggi viviamo nelle nostre belle case  al caldo e non dobbiamo preoccuparci di aver cibo in tavola è perché qualcuno ha provveduto a farci avere tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Ed ora noi tutti, forze dell’ordine e cittadini, dobbiamo difendere questa conquistata armonia”.

Con molta emozione è poi salito sul palco il colonnello Magliocchetti, che a Busca visse la sua adolescenza e conserva qui gli amici della gioventù: “Ricevo questo  simbolo di riconoscenza – ha detto - in rappresentanza di tutta l’Arma. Non potrei essere qui ora senza la mia famiglia, i miei genitori, mia moglie Letizia, i miei figli Francesco e Lorenzo  e i carabinieri che hanno creduto in me durante tutta la mia carriera. Fra tutti loro vorrei citare i due colleghi che l’altra notte hanno arrestato dopo un pericoloso inseguimento, proprio in questa zona, due malviventi che avevano appena commesso un reato. Onore a loro”.

Il riconoscimento è stato consegnato anche alla stazione dei Carabinieri di Busca, nelle mani del comandante maresciallo Gavino Passerò.

La giornata è proseguita a Costigliole dove, in particolare, è intervenuto Nando Dalla Chiesa, titolare all’università di Milano del corso di Sociologia della Criminalità organizzata, primo in Italia sul tema, il quale ha elogiato le scolaresche cittadine, dall’asilo alle medie, molto ben preparate alla cerimonia: “Nelle scuole dell’obbligo si insegnano i valori della legalità e dell’onestà: lo verifico nella mia quotidiana opera di divulgazione che svolgo in giro per l’Italia. Purtroppo molto resta da fare nell’università e nel mondo del lavoro. Diventando grandi, certi insegnamenti ancora si dimenticano. Invece noi dobbiamo continuare ad insistere sull’importanza di comportarci bene sempre, in ogni circostanza, prendendo esempio dai Carabinieri”.

 

La motivazione del riconoscimento all’Arma: “in segno di stima, apprezzamento e gratitudine all’Arma dei Carabinieri, simbolo dell’Unità Nazionale nella lotta alla criminalità, per l’impegno costante nell’assicurare e salvaguardare l’incolumità della popolazione per il rispetto dei valori di convivenza civile, per l’opera che l’Arma svolge sul territorio al fine di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza urbana della collettività”.

 

La motivazione del riconoscimento al colonnello Flavio Magliocchetti: “in segno di stima, apprezzamento e gratitudine per l’impegno costante a favore del rispetto dei valori di convivenza civile finalizzati a garantire l’ordine pubblico e la sicurezza urbana della collettività”.

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