Approvato il Piano anticorruzione 2018/2020

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Data:

07 Febbraio 2018

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Una riunione del sindaco, Marco Gallo, a sinistra, con il segretario generale, Paolo Flesia Caporgno, e i responsabili degli Uffici: Bruno Tallone (Tecnico - Lavori pubblici), Silvio Armando (Segreteria e Demografici), Ivano Rotolone (Ragioneria e Tributi), Giuseppe Moi (Tecnico - Edilizia), Gianluca Acchiardi (Polizia Locale)
Una riunione del sindaco, Marco Gallo, a sinistra, con il segretario generale, Paolo Flesia Caporgno, e i responsabili degli Uffici: Bruno Tallone (Tecnico - Lavori pubblici), Silvio Armando (Segreteria e Demografici), Ivano Rotolone (Ragioneria e Tributi), Giuseppe Moi (Tecnico - Edilizia), Gianluca Acchiardi (Polizia Locale)
La Giunta comunale ha approvato il Piano triennale per la prevenzione della corruzione, contenente la sezione inerente alla trasparenza, per il triennio 2018/2020, che è consultabile nella sezione “amministrazione trasparente” del sito web (in link qui sotto).

“Il segretario generale comunale – spiega il sindaco Marco Gallo – e tutti i dipendenti comunali sono chiamati a svolgere in questo settore un lavoro particolarmente impegnativo, che ritengo valga la pena sottoporre all’attenzione di cittadini (il riepilogo in link qui sotto – ndr)”.

Il piano di prevenzione della corruzione del Comune di Busca  è redatto dal segretario generale, Paolo Flesia Caporgno, in qualità di responsabile della Prevenzione della corruzione, e dal responsabile della Trasparenza, Silvio Armando. In esso sono descritti i soggetti responsabili dei procedimenti, le linee guida, gli obiettivi, le modalità operative ed è composto da molti documenti, circa una trentina: una parte descrittiva del contesto, una tabella con la mappatura dei rischi, una tabella con le azioni da adottare per contrastarli, e molto altro ancora.

“Forse non tutti sanno – spiega ancora il sindaco – quali e quante siano le incombenze che sono chiamati a svolgere i Comuni in questo campo. Lo scopo del legislatore, senza dubbio giustificato, di porre argine alla corruzione purtroppo diffusa nel nostro Paese, è senz’altro assolutamente condivisibile, ma si può discutere sul fatto di mettere sullo stesso piano non soltanto tutti i Comuni d’Italia, ma anche tutti gli enti tenuti a redigere il Piano, che sono fra loro assai diversi per caratteristiche e dimensioni, dalle Asl alle Regioni, dai piccoli Comuni alle Città metropolitane, che presentano necessità e personale assai diversi fra loro per quantità e qualifiche. L’obbligo, poi, di dover ricorrere  al  Mercato unico digitale della pubblica amministrazione per qualsiasi fornitura, dalla più piccola e pressante alle più grandi, e al Consip per ogni genere di appalto, anche per necessità minime e incombenti, non sempre è d’aiuto a centrare gli obiettivi di anticorruzione, trasparenza, efficacia e risparmio, ma di certo impone agli uffici tempi più lunghi e perciò maggiori costi facendo  aumentare i vincoli della vituperata burocrazia”.

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