per la Giornata mondiale del malato 2019 (che si celebra lunedì 11 febbraio), la Consulta delle Famiglie e la Parrocchia Maria Vergine Assunta, in collaborazione con le associazioni Idee.com, Volontari dell'Annunziata e Comunità Papa Giovanni XXIII, propone l'opera teatrale intitolata "Raccontati la mia storia", messa in scena dalla Compagnia "Mascateatrale" di Fossano.
Al centro della narrazione il malato di Alzheimer e la sua storia: emergono in egual misura la sofferenza, i disagi e le crisi profonde della famiglia, anch'essa, a tutti gli effetti, vittima della malattia.
Introdurrà il geriatra Bruno Gerardo.
Con questa iniziativa s'intende sottolineare la dignità di questi pazienti, ad oggi inguaribili, e sollevare l'attenzione sulle ricadute della malattia sui famigliari.
"A nome della Consulta delle Famiglie di Busca - dice il presidente dell'associazione Massimiliano Marabotto - invito tutti ad andare ad assistere ad un'opera teatrale incentrata sulla realtà di una malattia che coinvolge tante famiglie. In una società che corre in fretta, dove sembra di dover essere sempre in splendida forma, proponiamo per una sera -di fermarci a considerare chi non riesce più a tenere il passo della vita, per come ci stiamo abituando considerarla".
Si racconta il dramma dell’Alzheimer attraverso gli occhi di Agata, una madre che lentamente perde la memoria e dei suoi figli Filippo e Adele.
Lo spettacolo di cui è autore e regista Antonio Martorello è realizzato in collaborazione con la Fondazione Caterina Rovella voluta da Pieter Kars in memoria della moglie, con la finalità di dare sostegno ai famigliari delle persone colpite da questa patologia molto diffusa.
"Al centro dell’opera - ha avuto modo di spiegare il presidente, il geriatra Paolo Toselli - c’è il malato di Alzheimer e la sua storia, ma emergono anche la sofferenza, i disagi, le crisi profonde della famiglia, vittima anch'essa di una malattia che deve essere curata in modo multidisciplinare. Tante persone vivono questo calvario, spesso in modo silenzioso e sole nel gestirne le problematiche. L’affermazione della dignità dei pazienti inguaribili ad oggi e dei loro famigliari emerge in tutta l’opera".
Il regista ha composto la pièce, che ripercorre l’evoluzione della malattia, attraverso le testimonianze di operatori sanitari, psicologi, infermieri, geriatri, psicologi, badanti, gruppi di mutuo aiuto (dell’ Istituto Craveri di Fossano ove ha sede un Nucleo Alzheimer) e attraverso il racconto di famigliari, molti dei quali saluzzesi.
E’ il cast della compagnia Masca Teatrale, oltre dieci anni di esperienza attoriale, a portare lo spettacolo in una tounrnée dal tutto esaurito e dal forte contenuto sociale, con i patrocini del Comune di Saluzzo e Fossano e Savigliano, della Scuola di Specializzazione in Geriatria dell’ Università di Torino, dell’Ordine dei Medici della Provincia di Cuneo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano.
In scena: Sabina Panero (la parca Cloto); Marta Maglioglio (la parca Atropo); Annarita Martorello (Agata, la madre); Elisa Malgioglio (Adele, la figlia); Daniele Rossaro (Filippo, il figlio); Guido Fissolo (il dott. Marconi); Flavia Guglielmino (Luce, la badante); Laura Delsoglio (Isa, la psicologa); Ezio Gemello (Mario del gruppo di mutuo aiuto); Bruna Delsoglio (la Oss Laura). La voce delle parti cantate sarà quella di Luca Bertaina accompagnata dalla chitarra di Enrico “Kikko” Mellano. La regia è di Antonio Martorello e i tecnici audio, luci e scenografie sono Antonio Mancinelli, Guido Fissolo e Laura Lamberti.
